"Non muoio nemmeno se mi ammazzano": così aveva scritto nel diario clandestino che teneva nei lager nazisti Giovannino Guareschi. E così è stato. A cinquant'anni dalla sua morte Guareschi, l'inventore del Mondo Piccolo di Peppone e don Camillo, è più vivo che mai, nella memoria affettuosa dei suoi lettori, nelle iniziative che suo figlio Alberto - a sua volta adiuvato dalle sue figlie - porta avanti, così come quelle del Club dei 23, il sodalizio dei lettori guareschiani retto dal vulcanico giornalista e scrittore Egidio Bandini.
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