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martedì 31 luglio 2018

G. K. Chesterton - Il blog dell'Uomo Vivo: Due lettere di Gilbert a Frances (riproposizione dal 2014...)

G. K. Chesterton - Il blog dell'Uomo Vivo: Due lettere di Gilbert a Frances

Due lettere di Gilbert a Frances

Gilbert Keith Chesterton è nato a Campden Hill nel quartiere di Kensington, da genitori agiati, ma onesti ed è stato battezzato nella chiesa di S. Giorgio (…) dei primi anni di vita di questo uomo fuori dal comune rimangono poche tracce(…). La sola cosa interessante degli anni della scuola è che aveva l'involontaria abitudine di ricevere premi francesi. Gli unici che non ha mai cercato di ottenere e gli unici che ha ricevuto. Ma nonostante la cosa fosse alquanto misteriosa ai suoi occhi e anche se si mise d'impegno per evitarlo, la cosa andò avanti, facendo evidentemente parte di occulte leggi naturali. Un giorno incontrò un curioso giovane, svelto, ben pettinato. Appena si videro, i due si scontrarono simultaneamente e iniziarono a combattere. Poi (…) iniziarono a parlare di letteratura e non smisero più. Questo ragazzo è Bentley. C'è un altro fatto da ricordare, ugualmente importante. Bentley aveva l'abitudine di fare le cose bene. Aveva conosciuto un ragazzo che lo aveva iniziato alle "arti nere". Quella notte, come dice Shakespeare, "ci fu una stella". Un piacevole sabato pomeriggio Lucian disse: "Sto per portarti a conoscere i Bloggs". "I chi?", disse il ragazzo minacciosamente. Presupponendo si trattasse di una locanda, seguì controvoglia l'amico. Nessun segno in cielo e in terra lo avvisò. Gli uccelli continuarono a cantare sugli alberi. Lui entrò. Non c'era nessuno. C'era una giovane ragazza incantevole con un vestito verde che "non approvava soluzioni catastrofiche ai problemi sociali del suo tempo".La seconda volta che si recò là, era seduto comodamente sul divano del salotto, quando, durante una conversazione, lei lo guardò dritto negli occhi e lui si disse in modo chiaro, come se lo stesse leggendo su di un libro: "Se dovessi avere qualcosa a che fare con questa ragazza, dovrei andare da lei in ginocchio, se parlassi con lei, non mi deluderebbe mai, se dipendessi da lei, non mi respingerebbe mai, se l'amassi, non giocherebbe mai con me, se mi fidassi di lei, non verrebbe mai meno alla sua promessa, se io mi scordassi di lei, lei non si dimenticherebbe mai di me. Potrei non vederla mai più". Tutto in un attimo, ma fu tutto detto. Ora sa quanto inoperoso, pigro e dispendioso è spesso stato, e quanto miseramente inadeguato è per ciò a cui è chiamato. Ci sono quattro ragioni per cui ringrazia sempre, prima ancora di sentirsi grato per la sua stessa vita: prima di tutto il suo Creatore, per averlo creato dalla stessa terra e averlo messo nello stesso mondo in cui si trova una donna come te. La seconda ragione è che, malgrado tutti i suoi difetti, non si è perduto dietro a strane donne. La terza, che ha provato ad amare ogni cosa viva: un'oscura preparazione per amare te. E la quarta… non ci sono parole per esprimerla. Qui termina la mia vita precedente. Prendila. Mi ha portato fino a te.


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