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giovedì 22 giugno 2017

Oggi è San Giovanni Fisher e San Tommaso Moro, due dei santi preferiti di Chesterton...

La Chiesa festeggia i due santi inglesi Giovanni Fisher (vescovo) e Tommaso Moro (laico, marito e padre).

Chesterton ebbe un rapporto strettissimo con le vicende dei Martiri Inglesi, di cui i due festeggiati oggi sono solo tra i primi di una lunga e quasi ignota schiera che la Chiesa ha inteso porre come esempio da ormai un centinaio d'anni, da quando sono state possibili le ricerche e la raccolta delle informazioni sulle vite di queste centinaia e migliaia di cattolici che resistettero all'eresia dando anche la vita. Una lunga schiera davvero. Il Martirologio Romano si è caricato dei nomi di Edmund Campion, John Southwell, di mamme che accoglievano in casa preti e catechisti e che morirono per questo. In Inghilterra è possibile visitare luoghi in cui ci sono ancora i priest hole, i buchi nel pavimento dove i poveri preti clandestini potevano nascondersi per giorni agli aguzzini anglicani. La morte che ebbero i malcapitati fu sempre tremenda: impiccati, squartati, ridotti a pezzi. Vicino ad Hyde Park, se andate a Londra è una visita obbligatoria, c'è il loro Santuario, retto da monache benedettine adoratrici. è proprio lungo il lato est del parco, a poche centinaia di yarde dallo Speaker's Corner (basta attraversare la strada).

Il rapporto di Chesterton coi Martiri fu davvero stretto: scrisse molto su Thomas More, diede una famosa conferenza a Roma in occasione della sua beatificazione:

http://uomovivo.blogspot.it/2011/08/unaltra-novita-chestertoniana-al.html

C'è anche chi qui in Italia gli ha dedicato un'antologia dei suoi scritti moreani:

http://uomovivo.blogspot.it/2016/02/una-mente-come-un-diamante-scritto-su.html

Qui di seguito altri accenni dal nostro blog:

http://uomovivo.blogspot.it/2009/09/dallamico-maturin-chesterton-e-san.html

http://uomovivo.blogspot.it/2008/05/chesterton-in-altre-parole.html

Considerate che Chesterton, grande finanziatore della sua parrocchia a Beaconsfield, avrebbe voluto che la stessa fosse intitolata ai Martiri Inglesi, ma non fu accontentato, in quanto il titolo originario fu dedicato a Santa Teresina del Bambin Gesù (di Lisieux). Solo dopo la sua morte a tale titolo furono aggiunti Thomas More e John Fisher e gli English Martyrs.

Qui ci sono due vecchie foto, di cui una ritrae anche il sottoscritto ai piedi del "collega" avvocato More (lo so che chi esce massacrato dal paragone sono io, gloria a Tommaso!). Sono foto fatte nella cappella dei Martiri Inglesi finanziata a Beaconsfield nella Chiesa parrocchiale da Chesterton, con l'altare antico e le catene e gli anelli esattamente come quelli della cella di Thomas More nella Torre di Londra. Quelli ritratti sono solo un piccolo gruppo del ben maggiore di cui man mano si scoprono e si ricostruiscono gli atti. Posso testimoniare dell'esistenza della conversione e della vocazione al sacerdozio di un mio carissimo amico americano che si convertì dal luteranesimo e scelse il sacerdozio dopo aver conosciuto le storie dei preti che difesero la vera messa con il loro sangue.

Personalmente ho visitato tutti questi luoghi e ne sono uscito diverso ed edificato.

Ecco, questo amore per loro è molto significativo, specie oggi che sembrerebbe necessario elidere le differenze e far finta che non esistano.

Marco Sermarini


     

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