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martedì 2 febbraio 2016

Partitocrazia in formato stepchild

Ciò che stiamo vedendo in questi giorni è la perfetta rappresentazione pratica di ciò che Cecil Chesterton e Hilaire Belloc scrissero nel volume The Party System (pubblicato in Italia da Rubbettino col titolo Partitocrazia).

Da una parte il sistema dei partiti che fanno e dicono le loro cose, con un seguito popolare falsato ed apparente.

Dall'altro il popolo, che in parte crede di contare e scegliere perché legge i giornali, guarda la tv e si informa (ma attinge palesemente a cisterne avvelenate, come dice la Bibbia: basta vedere come sono stati rappresentati, dileggiati e ostracizzati i manifestanti in questi giorni dal sistema dell'informazione, una propaggine del sistema dei partiti o forse una parte del " istema" insieme ai partiti), ed in parte va al Circo Massimo e mostra lo scollamento assoluto dal sistema.

Milioni di persone il 30 Gennaio 2016 sono scese in piazza per dire no secco al disegno di legge Cirinnà e tutto quello che i partiti sanno dire è: stralcio, unioni sì adozioni no, affido rafforzato… "Rispetto per la piazza ma andiamo avanti…" e "una legge che attende da troppo tempo…".

Questa è la vera partitocrazia, cioè l'assenza totale di democrazia.

Questo è il motivo che spinse Chesterton e Belloc ad abbandonare l'agone politico e ad iniziare la costruzione dello stato distributista. 

È ora.

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