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lunedì 31 agosto 2015
sabato 29 agosto 2015
Radio Chesterton su Radio Mater
giovedì 27 agosto 2015
La presentazione di Radio Chesterton al Meeting è andata bene
grazie per la vostra presenza al Meeting di Rimini nel nostro stand nel padiglione A3. Molti sono passati alla spicciolata, molti sono venuti per la presentazione di Radio Chesterton che è andato immediatamente a ruba.
Annalisa Teggi ed io, Marco Sermarini, ci siamo divertiti molto ed è stato bello sottolineare alcune delle cose belle che troverete nel volume che, ricordo, è sempre in vendita da Pump Street.
I temi trattati nel libro sono di grande attualità e il giudizio di Chesterton è bello e giusto, per cui leggendo avrete la gioia di imparare qualcosa è quella di leggere qualcosa di bello e piacevole.
A presto, amici!
Marco Sermarini
venerdì 21 agosto 2015
giovedì 20 agosto 2015
Lunedì 24 Agosto 2015 due incontri da non perdere al Meeting di Rimini
Nel Padiglione A3 presso lo stand dell'Opera G. K. Chesterton (ben visibile: è lo stand di Pump Street con le sue magliette strepitose, i suoi libri e la possibilità di aiutare il nostro eroe africano John Kanu; lo stand della Scuola Libera G. K. Chesterton, e di tanto altro ancora) alle ore 11.15 si terrà un incontro dal tema: "Si può fare! Chiarimenti e testimonianze sull'educazione parentale". Ci sarà il nostro presidente Marco Sermarini, che è anche tra i fondatori della Scuola Libera G. K. Chesterton.
Sempre lunedì, stesso posto ma alle ore 14.30 presenteremo lo splendido Radio Chesterton - Dai microfoni della BBC, edito da Rubbettino. Saranno presenti Annalisa Teggi, curatrice e traduttrice del volume e Marco Sermarini, presidente della SCI e estensore dell'introduzione.
Troviamoci tutti lì, ci guarderemo in faccia, ci saluteremo e saremo buoni amici.
martedì 18 agosto 2015
Presenteremo Radio Chesterton al Meeting di Rimini
sabato 15 agosto 2015
Chesterton, Tolkien and Lewis in Elfland - The Imaginative Conservative - Joseph Pearce su GKC, CSL e JRRT e la Terra delle Fate
Che influenza ha avuto Chesterton su Lewis e Tolkien?
Interessante.
Come vedete, vi segnaliamo il meglio.
http://www.theimaginativeconservative.org/2015/07/chesterton-tolkien-and-lewis-in-elfland.html
giovedì 13 agosto 2015
Aderite alla campagna di raccolta di fondi della Scuola Libera G. K. Chesterton
la Scuola Libera G. K. Chesterton, che vede la SCI tra i fondatori, da qualche giorno ha aderito ad una piattaforma di crowdfunding allo scopo di raccogliere i fondi necessari per il lavoro che svolge e che si sta ampliando.
È una scuola che comprende una scuola media con tre classi, un liceo delle scienze umane opzione socioeconomica con cinque classi (quest'anno abbiamo sostenuto la maturità per la prima volta e con successo) e un istituto professionale per periti elettronici.
La scuola, disse un nostro amico, è la più grande delle opere di carità, allora vi chiedo di aderire al programma di finanziamento di cui qui sotto trovate il collegamento.
Vi sarei grato se diffondeste anche all'estero questo collegamento, il sito è americano e la nostra presentazione è fatta in modo che chi parla l'inglese possa comprendere.
Grazie!
Marco Sermarini, rettore della Scuola Chesterton e presidente della SCI
https://www.indiegogo.com/projects/scuola-libera-gilbert-keith-chesterton#/
mercoledì 12 agosto 2015
Un aforisma al giorno
martedì 11 agosto 2015
Tweet di Chesterton Society su Twitter - I nostri Dale e Spencer...
Chesterton Society (@AmChestertonSoc) | |
Dale and Fr. Howe taking a selfie with the audience at #ChesterCon2015 pic.twitter.com/MPpj6WOViB |
Tweet di Chesterton Society su Twitter - La nostra amica Nancy Carpentier Brown ha scritto questo insostituibile libro su Frances
Forse sono le due pagine di Ortodossia che l'Uomo Vivo ama di più...
Pagine tratte da La bandiera del mondo. Sono il programma, forse anche il fondamento, della vita cristiana.
Un invito caloroso a proposito di Ortodossia
Ci sono passaggi attualissimi e di grande utilità al fine di aprire le nostre teste e non farci travolgere dall'assurdo spacciato per normale.
C'è anche un bel passaggio sulle virtù (e non le verità) impazzite.
venerdì 7 agosto 2015
Una bella segnalazione da Lorenzo Belli di Roma
Lorenzo
giovedì 6 agosto 2015
Tweet di Telegraph Archive su Twitter
Telegraph Archive (@TeleArchive) | |
G. K. Chesterton appeals for more donations for the relief of the Belgians. More: telegraph.co.uk/ww1archive pic.twitter.com/IqCy20wf4e |
mercoledì 5 agosto 2015
New Animated Short: G.K. Chesterton on Gratitude | Prime Cuts
È sulla gratitudine, anche se in inglese i simpatici disegni fanno ben capire il senso di tutto.
http://www.prime-cuts.org/2015/08/new-animated-short-g-k-chesterton-on-gratitude/
Tweet di G.K. Chesterton su Twitter
G.K. Chesterton (@GKCDaily) | |
I protest against the power of mad minorities to treat the majority as if it were another minority. |
Molto attuale - guardate cosa sono capaci di fare quattro gatti con la questione del gender...
Tweet di G.K. Chesterton su Twitter
G.K. Chesterton (@GKCDaily) | |
The test of democracy is not whether the people vote, but whether the people rule. |
È interessante.
Inviato da iPhone
lunedì 3 agosto 2015
Max Beerbohm chiede a Chesterton di incontrarlo e conoscersi
Che lei venga o no,
Max
sabato 1 agosto 2015
Le buone letture dell'uomo comune- di Fabio Trevisan (da Riscossa Cristiana)
"Il primo vantaggio della buona letteratura è che impedisce all'uomo di essere soltanto moderno. Essere soltanto moderni significa condannarsi alla più profonda meschinità"
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Cosa intendeva dire il grande scrittore inglese, in quel suo inimitabile stile intelligente e paradossale? Intendeva farci riflettere sul significato di ciò che è "classico" e di ciò che viene chiamato "moderno": "La letteratura, quella classica e immortale, fa di tutto per ricordarci continuamente la verità nella sua totalità e per bilanciare le idee antiche e diverse con le idee che ci potrebbero per un momento attrarre". Chesterton ci proponeva (e ci propone tuttora) il confronto tra un vecchio mondo che si vorrebbe abbandonare per le lusinghe e gli allettamenti del mondo moderno. Ecco come impostava la questione in modo preciso ed avvincente: "Di tanto in tanto nella storia dell'umanità, ma soprattutto in epoche inquiete come la nostra, compare una certa classe di cose. Nel vecchio mondo si chiamavano eresie. Nel mondo moderno si chiamano mode". Nel classico e antico confronto tra le eresie e l'ortodossia, tra le pazzie del mondo moderno e la verità tutta intera sull'uomo comune stavano accesi i riflettori su questa vitale questione.
Che cos'era quindi l'eresia? Cosa aveva a che fare tutta questa meditazione sul valore della lettura? Chesterton, nel prosieguo del saggio, definiva in questo modo l'eretico: "L'eretico, come il fanatico, non è un uomo che ama troppo la verità, nessun uomo può amarla troppo. L'eretico è un uomo che ama la sua verità più della verità stessa. Alla verità piena che ha scoperto l'umanità egli preferisce la mezza verità che ha scoperto lui". Il grande scrittore londinese, nel richiamare la verità piena dell'umanità, non si riferiva in alcun modo ai progressismi ideologici di una massa di uomini dedita alla liberazione da fardelli ritenuti iniqui. Ribadiva invece in modo inequivocabile il principio da cui muoversi, con queste sostanziali parole: "La tesi è questa: l'emancipazione moderna si è rivelata una nuova persecuzione dell'uomo comune… l'unica cosa che ha vietato è il senso comune, per come sarebbe stato compreso dalla gente comune". Ed ancora sottolineava, a scanso di equivoci: "Il progresso, inteso come il progresso che è progredito a partire dal XVI secolo, ha perseguitato soprattutto l'uomo comune".
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1° agosto 2015
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Le buone letture dell'uomo comune = = = = = = = = =
di Fabio Trevisan
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"Il primo vantaggio della buona letteratura è che impedisce all'uomo di essere soltanto moderno. Essere soltanto moderni significa condannarsi alla più profonda meschinità"
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Nell'avvicinarsi delle ferie estive, molti sono coloro che si dilettano a consigliare quali libri portarsi da leggere sotto l'ombrellone o nei rifugi montani, alla sera prima di addormentarsi, dopo una faticosa camminata sui sentieri e tra i boschi. Anche Gilbert Keith Chesterton (1874-1936) aveva affrontato questo tema: "Sulla lettura" in un breve ma profondo saggio che si può leggere nel volume: "L'uomo comune". Ancora una volta è stupefacente l'attualità delle sue osservazioni che stimolano le nostre riflessioni: "Il cammino dei secoli antichi è disseminato di uomini moderni deceduti".
Cosa intendeva dire il grande scrittore inglese, in quel suo inimitabile stile intelligente e paradossale? Intendeva farci riflettere sul significato di ciò che è "classico" e di ciò che viene chiamato "moderno": "La letteratura, quella classica e immortale, fa di tutto per ricordarci continuamente la verità nella sua totalità e per bilanciare le idee antiche e diverse con le idee che ci potrebbero per un momento attrarre". Chesterton ci proponeva (e ci propone tuttora) il confronto tra un vecchio mondo che si vorrebbe abbandonare per le lusinghe e gli allettamenti del mondo moderno. Ecco come impostava la questione in modo preciso ed avvincente: "Di tanto in tanto nella storia dell'umanità, ma soprattutto in epoche inquiete come la nostra, compare una certa classe di cose. Nel vecchio mondo si chiamavano eresie. Nel mondo moderno si chiamano mode". Nel classico e antico confronto tra le eresie e l'ortodossia, tra le pazzie del mondo moderno e la verità tutta intera sull'uomo comune stavano accesi i riflettori su questa vitale questione.
Che cos'era quindi l'eresia? Cosa aveva a che fare tutta questa meditazione sul valore della lettura? Chesterton, nel prosieguo del saggio, definiva in questo modo l'eretico: "L'eretico, come il fanatico, non è un uomo che ama troppo la verità, nessun uomo può amarla troppo. L'eretico è un uomo che ama la sua verità più della verità stessa. Alla verità piena che ha scoperto l'umanità egli preferisce la mezza verità che ha scoperto lui". Il grande scrittore londinese, nel richiamare la verità piena dell'umanità, non si riferiva in alcun modo ai progressismi ideologici di una massa di uomini dedita alla liberazione da fardelli ritenuti iniqui. Ribadiva invece in modo inequivocabile il principio da cui muoversi, con queste sostanziali parole: "La tesi è questa: l'emancipazione moderna si è rivelata una nuova persecuzione dell'uomo comune… l'unica cosa che ha vietato è il senso comune, per come sarebbe stato compreso dalla gente comune". Ed ancora sottolineava, a scanso di equivoci: "Il progresso, inteso come il progresso che è progredito a partire dal XVI secolo, ha perseguitato soprattutto l'uomo comune".
Sulla scorta di queste audaci considerazioni possiamo quindi cercare di capire quali letture si potrebbero consigliare, che non traviassero ma semmai elevassero l'uomo comune: "Tutte le idee nuove si possono trovare nei libri vecchi… I grandi scrittori non trascuravano una moda solo perché non l'avevano pensata, ma perché, pensandoci, ne avevano trovato anche tutte le risposte". Con un'immagine che lascio anch'io, come Chesterton, alla riflessione sul valore della lettura, propongo quella di vederci su una carrozza di un treno, interpellandoci su quali binari la locomotiva ci sta portando: "La mentalità moderna sono i binari, la nostra abitudine a essere soddisfatti di stare nei binari perché ci viene detto che sono binari di cambiamento… Faccio notare che della mente moderna si dice spesso che procede entro i binari, piuttosto che in carreggiata. Il termine "carreggiata" era comunemente usato in riferimento ai solchi lasciati dai carri, in un tempo in cui a trainarci erano cavalli in carne e ossa… E'questa la sostanza di ciò che intendo dire quando parlo di binari moderni, ossia che la loro unica forma di progresso è il procedere sempre più velocemente lungo una sola linea, in un'unica direzione. Questo mi pare il segno distintivo di ciò che nel mondo chiamiamo "pensiero progressista". Esso è limitato nel senso più esatto del termine. E' tutto in una direzione, è limitato dal suo progredire, dalla sua velocità".
Credo che anche dei sani e buoni libri ci possano indicare su quali binari stiamo procedendo. Chesterton ci ha indicato la strada. Spetta a noi decidere quale intraprendere. Buona lettura a tutti!