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sabato 29 agosto 2015

Radio Chesterton su Radio Mater

Domenica 30 Agosto 2015 alle ore 21 su Radio Mater per la rubrica "La Letteratura e la Fede" Paolo Gulisano presenterà il volume di G.K. Chesterton "Radio Chesterton" edizioni Rubettino. Interverrà anche Marco Sermarini, il nostro presidente.

giovedì 27 agosto 2015

La presentazione di Radio Chesterton al Meeting è andata bene

Cari Amici,

grazie per la vostra presenza al Meeting di Rimini nel nostro stand nel padiglione A3. Molti sono passati alla spicciolata, molti sono venuti per la presentazione di Radio Chesterton che è andato immediatamente a ruba.

Annalisa Teggi ed io, Marco Sermarini, ci siamo divertiti molto ed è stato bello sottolineare alcune delle cose belle che troverete nel volume che, ricordo, è sempre in vendita da Pump Street.

I temi trattati nel libro sono di grande attualità e il giudizio di Chesterton è bello e giusto, per cui leggendo avrete la gioia di imparare qualcosa è quella di leggere qualcosa di bello e piacevole.

A presto, amici!

Marco Sermarini

Zaccuri sull'Avvenire ricorda anche Belloc...

... che tra i viandanti sta benissimo visto anche il suo La strada per Roma (Cantagalli).

giovedì 20 agosto 2015

Lunedì 24 Agosto 2015 due incontri da non perdere al Meeting di Rimini

Lunedì 24 Agosto 2015 Giornata Chestertoniana al Meeting di Rimini.

Nel Padiglione A3 presso lo stand dell'Opera G. K. Chesterton (ben visibile: è lo stand di Pump Street con le sue magliette strepitose, i suoi libri e la possibilità di aiutare il nostro eroe africano John Kanu; lo stand della Scuola Libera G. K. Chesterton, e di tanto altro ancora) alle ore 11.15 si terrà un incontro dal tema: "Si può fare! Chiarimenti e testimonianze sull'educazione parentale". Ci sarà il nostro presidente Marco Sermarini, che è anche tra i fondatori della Scuola Libera G. K. Chesterton.

Sempre lunedì, stesso posto ma alle ore 14.30 presenteremo lo splendido Radio Chesterton - Dai microfoni della BBC, edito da Rubbettino. Saranno presenti Annalisa Teggi, curatrice e traduttrice del volume e Marco Sermarini, presidente della SCI e estensore dell'introduzione.

Troviamoci tutti lì, ci guarderemo in faccia, ci saluteremo e saremo buoni amici.

martedì 18 agosto 2015

Presenteremo Radio Chesterton al Meeting di Rimini

Saremo presenti al Meeting di Rimini anche quest'anno con Pump Street e la Scuola Libera G. K. Chesterton.

Il luogo è il Padiglione A3 e saremo abbastanza visibili (ci dovrebbe essere anche una sagoma del Nostro Eroe).

Per non farci mancare nulla presenteremo il bellissimo Radio Chesterton, edito da Rubbettino, il giorno 24 Agosto 2015 alle ore 14.30 presso lo Stand (ripetiamo: Padiglione A3, all'interno dello Stand dell'Opera G. K. Chesterton - ci dovrebbe essere un bel Chesterton ben visibile...).

Saranno presenti Annalisa Teggi, curatrice e traduttrice del volume e il nostro presidente Marco Sermarini (che ha firmato l'introduzione).

Il libro sarà in vendita allo stand.

Vi aspettiamo.

sabato 15 agosto 2015

Chesterton, Tolkien and Lewis in Elfland - The Imaginative Conservative - Joseph Pearce su GKC, CSL e JRRT e la Terra delle Fate

Un recente articolo di Joseph Pearce su GKC, CSL e JRRT nella Terra delle Fate.

Che influenza ha avuto Chesterton su Lewis e Tolkien?

Interessante.

Come vedete, vi segnaliamo il meglio.


http://www.theimaginativeconservative.org/2015/07/chesterton-tolkien-and-lewis-in-elfland.html

giovedì 13 agosto 2015

Aderite alla campagna di raccolta di fondi della Scuola Libera G. K. Chesterton

Cari Amici,

la Scuola Libera G. K. Chesterton, che vede la SCI tra i fondatori, da qualche giorno ha aderito ad una piattaforma di crowdfunding allo scopo di raccogliere i fondi necessari per il lavoro che svolge e che si sta ampliando.

È una scuola che comprende una scuola media con tre classi, un liceo delle scienze umane opzione socioeconomica con cinque classi (quest'anno abbiamo sostenuto la maturità per la prima volta e con successo) e un istituto professionale per periti elettronici.

La scuola, disse un nostro amico, è la più grande delle opere di carità, allora vi chiedo di aderire al programma di finanziamento di cui qui sotto trovate il collegamento.

Vi sarei grato se diffondeste anche all'estero questo collegamento, il sito è americano e la nostra presentazione è fatta in modo che chi parla l'inglese possa comprendere.

Grazie!

Marco Sermarini, rettore della Scuola Chesterton e presidente della SCI

https://www.indiegogo.com/projects/scuola-libera-gilbert-keith-chesterton#/

Un aforisma al giorno

Non ci sarà futuro per la psicologia moderna finché non ricomincerà a studiare la vecchia teologia morale.

Gilbert Keith Chesterton, Illustrated London News, 30 Marzo 1929

Forse sono le due pagine di Ortodossia che l'Uomo Vivo ama di più...

È la filosofia di Pimlico.

Pagine tratte da La bandiera del mondo. Sono il programma, forse anche il fondamento, della vita cristiana.

Toh, leggete ad esempio questo spettacolo di pagina...

... e trovate qualcosa di altrettanto utile alla nostra mente...

Un invito caloroso a proposito di Ortodossia

Vi invito caldamente a rileggere in questo tempo d'estate, come fosse un bell'esercizio spirituale, il sempiterno Ortodossia, ma in particolare il capitolo III intitolato Il suicidio del pensiero.

Ci sono passaggi attualissimi e di grande utilità al fine di aprire le nostre teste e non farci travolgere dall'assurdo spacciato per normale.

C'è anche un bel passaggio sulle virtù (e non le verità) impazzite.

venerdì 7 agosto 2015

Una bella segnalazione da Lorenzo Belli di Roma

Ciao Marco,
come va? Io benone (...).

Ti invio una curiosità, in tema di eresie, per il blog e per la tua "collezione" personale, pubblicata a luglio sul sito della "Catholic Illustrator Guild", una "gilda" di grafici e pittori cattolici.

È un disegno a matita, che come dice l'autore "mostra molti pensatori agnostici atei e di spicco della fine del XIX e XX secolo: Nietzsche, Huxley, Spencer, Bradlaugh e Shaw, tutti seduti a un tavolo con i loro libri accatastati al centro. Chesterton disse che in realtà sono stati i loro scritti e tutte le contraddizioni che ha trovato in loro, che lo hanno portato al cristianesimo. Nell'illustrazione Chesterton ha lasciato il tavolo e ha trovato la "chiave che si adatta", la chiave della verità che egli utilizza per sbloccare la porta nella Chiesa. Gli uomini al tavolo mostrano frustrazione e incredulità per la decisione di Gilbert."

Ciao e a presto,
Lorenzo

giovedì 6 agosto 2015

Tweet di Telegraph Archive su Twitter

Telegraph Archive (@TeleArchive)
G. K. Chesterton appeals for more donations for the relief of the Belgians. More: telegraph.co.uk/ww1archive pic.twitter.com/IqCy20wf4e

mercoledì 5 agosto 2015

New Animated Short: G.K. Chesterton on Gratitude | Prime Cuts

Kelsey Doherty ha creato questo simpatico corto animato, basato su Chesterton e sui testi della trasmissione "The Apostle of Common Sense" di Dale Ahlquist andata in onda per anni sull'emittente satellitare EWTN.

È sulla gratitudine, anche se in inglese i simpatici disegni fanno ben capire il senso di tutto.


http://www.prime-cuts.org/2015/08/new-animated-short-g-k-chesterton-on-gratitude/

Tweet di G.K. Chesterton su Twitter

G.K. Chesterton (@GKCDaily)
I protest against the power of mad minorities to treat the majority as if it were another minority.

Molto attuale - guardate cosa sono capaci di fare quattro gatti con la questione del gender...

Tweet di G.K. Chesterton su Twitter

G.K. Chesterton (@GKCDaily)
The test of democracy is not whether the people vote, but whether the people rule.

È interessante.


Inviato da iPhone

lunedì 3 agosto 2015

Max Beerbohm chiede a Chesterton di incontrarlo e conoscersi

Questo breve affettuoso biglietto è del famoso Max Beerbohm, artista, caricaturista, conduttore radiofonico, saggista e poi amico di Chesterton. Il nostro Gilbert lo menziona anche nella sua autobiografia, quando ricorda un incontro con Ezra Pound proprio nella casa di Beerbohm a Rapallo.
Beerbohm (Henry Maximilian Beerbohm, precisamente) nasce nel 1872 nella stessa Kensington in cui nacque Chesterton due anni dopo. Morì nel 1956 a Genova.
Era un personaggio molto brillante, ammiratore di Oscar Wilde, piuttosto originale e chiacchierato. Molto diverso da Chesterton, che lo incontra all'inizio della sua carriera e quando Beerbohm è già abbastanza noto.
Il biglietto è un'eloquente prova del riscontro che Chesterton ebbe da subito, e della sua capacità di svegliare cose buone nel cuore delle persone che lo leggevano, le più disparate.

Beerbohm nel 1908

4 Maggio 1902

Caro signor Chesterton,

di rado ho avuto il desiderio di incontrare qualcuno in particolare; ma mi piacerebbe tanto incontrarla.
Non mi necessita spiegarle chi sono perché il nome alla fine di questo biglietto è uno di quelli che lei ha lasciato entrare più di una volta nei suoi scritti.

Per via di una conoscenza personale e privata, posso dire che mia madre era amica di sua nonna, la signora Grosjean, e anche di sua madre. Come ho detto, mi piacerebbe incontrarla. D'altra parte, è plausibile che lei non abbia la stessa ansia di incontrarmi. In questo caso non ci sarebbe niente di più semplice che dire che lei è molto impegnato, o che sta poco bene, o che andrà fuori città e quindi non potrà come avrebbe voluto pranzare con me il prossimo mercoledì o il prossimo sabato all'una e mezza.

Che lei venga o no,

Suo con ammirazione
Max

P.S.: Sono piuttosto diverso dai miei scritti (e così oso dire che anche lei lo sia) per cui non dovremmo faticare ad andare d'accordo. Io, nell'aspetto fisico, sono modesto, pieno di senso comune, molto geniale e piuttosto noioso. Come è lei è tutto da vedere - o da non vedere, dipende dalla sua decisione. Qualunque risposta a questa lettera sarebbe meglio che fosse indirizzata in 48 Upper Berkley ST W perché il portiere di questo club è uno che tira molto per le lunghe.

Autocaricatura di Max Beerbohm

sabato 1 agosto 2015

Le buone letture dell'uomo comune- di Fabio Trevisan (da Riscossa Cristiana)

"Il primo vantaggio della buona letteratura è che impedisce all'uomo di essere soltanto moderno. Essere soltanto moderni significa condannarsi alla più profonda meschinità"

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zzzzchtrtnucmn

Nell'avvicinarsi delle ferie estive, molti sono coloro che si dilettano a consigliare quali libri portarsi da leggere sotto l'ombrellone o nei rifugi montani, alla sera prima di addormentarsi, dopo una faticosa camminata sui sentieri e tra i boschi. Anche Gilbert Keith Chesterton (1874-1936) aveva affrontato questo tema: "Sulla lettura" in un breve ma profondo saggio che si può leggere nel volume: "L'uomo comune". Ancora una volta è stupefacente l'attualità delle sue osservazioni che stimolano le nostre riflessioni: "Il cammino dei secoli antichi è disseminato di uomini moderni deceduti". 

Cosa intendeva dire il grande scrittore inglese, in quel suo inimitabile stile intelligente e paradossale? Intendeva farci riflettere sul significato di ciò che è "classico" e di ciò che viene chiamato "moderno": "La letteratura, quella classica e immortale, fa di tutto per ricordarci continuamente la verità nella sua totalità e per bilanciare le idee antiche e diverse con le idee che ci potrebbero per un momento attrarre". Chesterton ci proponeva (e ci propone tuttora) il confronto tra un vecchio mondo che si vorrebbe abbandonare per le lusinghe e gli allettamenti del mondo moderno. Ecco come impostava la questione in modo preciso ed avvincente: "Di tanto in tanto nella storia dell'umanità, ma soprattutto in epoche inquiete come la nostra, compare una certa classe di cose. Nel vecchio mondo si chiamavano eresie. Nel mondo moderno si chiamano mode". Nel classico e antico confronto tra le eresie e l'ortodossia, tra le pazzie del mondo moderno e la verità tutta intera sull'uomo comune stavano accesi i riflettori su questa vitale questione.

Che cos'era quindi l'eresia? Cosa aveva a che fare tutta questa meditazione sul valore della lettura? Chesterton, nel prosieguo del saggio, definiva in questo modo l'eretico: "L'eretico, come il fanatico, non è un uomo che ama troppo la verità, nessun uomo può amarla troppo. L'eretico è un uomo che ama la sua verità più della verità stessa. Alla verità piena che ha scoperto l'umanità egli preferisce la mezza verità che ha scoperto lui". Il grande scrittore londinese, nel richiamare la verità piena dell'umanità, non si riferiva in alcun modo ai progressismi ideologici di una massa di uomini dedita alla liberazione da fardelli ritenuti iniqui. Ribadiva invece in modo inequivocabile il principio da cui muoversi, con queste sostanziali parole: "La tesi è questa: l'emancipazione moderna si è rivelata una nuova persecuzione dell'uomo comune… l'unica cosa che ha vietato è il senso comune, per come sarebbe stato compreso dalla gente comune". Ed ancora sottolineava, a scanso di equivoci: "Il progresso, inteso come il progresso che è progredito a partire dal XVI secolo, ha perseguitato soprattutto l'uomo comune". 


chesterton

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1° agosto 2015

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Le buone letture dell'uomo comune       = = = = = = = = =     

di Fabio Trevisan

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"Il primo vantaggio della buona letteratura è che impedisce all'uomo di essere soltanto moderno. Essere soltanto moderni significa condannarsi alla più profonda meschinità"

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Nell'avvicinarsi delle ferie estive, molti sono coloro che si dilettano a consigliare quali libri portarsi da leggere sotto l'ombrellone o nei rifugi montani, alla sera prima di addormentarsi, dopo una faticosa camminata sui sentieri e tra i boschi. Anche Gilbert Keith Chesterton (1874-1936) aveva affrontato questo tema: "Sulla lettura" in un breve ma profondo saggio che si può leggere nel volume: "L'uomo comune". Ancora una volta è stupefacente l'attualità delle sue osservazioni che stimolano le nostre riflessioni: "Il cammino dei secoli antichi è disseminato di uomini moderni deceduti". 

Cosa intendeva dire il grande scrittore inglese, in quel suo inimitabile stile intelligente e paradossale? Intendeva farci riflettere sul significato di ciò che è "classico" e di ciò che viene chiamato "moderno": "La letteratura, quella classica e immortale, fa di tutto per ricordarci continuamente la verità nella sua totalità e per bilanciare le idee antiche e diverse con le idee che ci potrebbero per un momento attrarre". Chesterton ci proponeva (e ci propone tuttora) il confronto tra un vecchio mondo che si vorrebbe abbandonare per le lusinghe e gli allettamenti del mondo moderno. Ecco come impostava la questione in modo preciso ed avvincente: "Di tanto in tanto nella storia dell'umanità, ma soprattutto in epoche inquiete come la nostra, compare una certa classe di cose. Nel vecchio mondo si chiamavano eresie. Nel mondo moderno si chiamano mode". Nel classico e antico confronto tra le eresie e l'ortodossia, tra le pazzie del mondo moderno e la verità tutta intera sull'uomo comune stavano accesi i riflettori su questa vitale questione.

Che cos'era quindi l'eresia? Cosa aveva a che fare tutta questa meditazione sul valore della lettura? Chesterton, nel prosieguo del saggio, definiva in questo modo l'eretico: "L'eretico, come il fanatico, non è un uomo che ama troppo la verità, nessun uomo può amarla troppo. L'eretico è un uomo che ama la sua verità più della verità stessa. Alla verità piena che ha scoperto l'umanità egli preferisce la mezza verità che ha scoperto lui". Il grande scrittore londinese, nel richiamare la verità piena dell'umanità, non si riferiva in alcun modo ai progressismi ideologici di una massa di uomini dedita alla liberazione da fardelli ritenuti iniqui. Ribadiva invece in modo inequivocabile il principio da cui muoversi, con queste sostanziali parole: "La tesi è questa: l'emancipazione moderna si è rivelata una nuova persecuzione dell'uomo comune… l'unica cosa che ha vietato è il senso comune, per come sarebbe stato compreso dalla gente comune". Ed ancora sottolineava, a scanso di equivoci: "Il progresso, inteso come il progresso che è progredito a partire dal XVI secolo, ha perseguitato soprattutto l'uomo comune". 

Sulla scorta di queste audaci considerazioni possiamo quindi cercare di capire quali letture si potrebbero consigliare, che non traviassero ma semmai elevassero l'uomo comune: "Tutte le idee nuove si possono trovare nei libri vecchi… I grandi scrittori non trascuravano una moda solo perché non l'avevano pensata, ma perché, pensandoci, ne avevano trovato anche tutte le risposte". Con un'immagine che lascio anch'io, come Chesterton, alla riflessione sul valore della lettura, propongo quella di vederci su una carrozza di un treno, interpellandoci su quali binari la locomotiva ci sta portando: "La mentalità moderna sono i binari, la nostra abitudine a essere soddisfatti di stare nei binari perché ci viene detto che sono binari di cambiamento… Faccio notare che della mente moderna si dice spesso che procede entro i binari, piuttosto che in carreggiata. Il termine "carreggiata" era comunemente usato in riferimento ai solchi lasciati dai carri, in un tempo in cui a trainarci erano cavalli in carne e ossa… E'questa la sostanza di ciò che intendo dire quando parlo di binari moderni, ossia che la loro unica forma di progresso è il procedere sempre più velocemente lungo una sola linea, in un'unica direzione. Questo mi pare il segno distintivo di ciò che nel mondo chiamiamo "pensiero progressista". Esso è limitato nel senso più esatto del termine. E' tutto in una direzione, è limitato dal suo progredire, dalla sua velocità". 

Credo che anche dei sani e buoni libri ci possano indicare su quali binari stiamo procedendo. Chesterton ci ha indicato la strada. Spetta a noi decidere quale intraprendere. Buona lettura a tutti!