«È difficile aspettarsi che la Chiesa concordi, anche nel modo più freddo possibile, con Nerone o con l'ateismo di Mosca. Solitamente la ritroviamo alla medesima distanza dallo Stato, come ora lo è dallo stato totalitario. Leone XIII si mantenne all'incirca alla stessa distanza dalla stato repubblicano francese. Pochi cattolici si tennero inizialmente a una distanza maggiore dalla Rivoluzione francese. I termini in gioco ci aiutano a capire qual è il cuore del problema: è lo Stato che cambia; è lo Stato che distrugge; è quasi sempre lo stato che perseguita. Lo Stato totalitario, oggi, sta spazzando via tutte le nostre antiche nozioni di libertà, ancor più incisivamente di come la Rivoluzione francese spazzò via ogni antica idea di lealtà. È la Chiesa che scomunica, ma questa parola implica che una comunione è sempre possibile per il comunicante che si pente. È lo Stato che stermina; è lo Stato che vieta, in modo assoluto e totale: che sia lo stato americano che vieta la birra, lo stato fascista che abolisce i partiti, lo stato hitleriano che abolisce praticamente tutto tranne sé stesso».
Gilbert Keith Chesterton, Il pozzo e le pozzanghere
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