Gilbert Keith Chesterton, Eretici
Pagine
▼
giovedì 6 marzo 2014
Un aforisma al giorno - Da Eretici (che ora è nostro! Vai su Pump Street!)
"Il giramondo vive in un mondo più piccolo rispetto al contadino, respirando sempre un'aria locale. Londra è un luogo, paragonata a Chicago; Chicago è un luogo, paragonata a Timbuctù. Ma Timbuctù non è un luogo, perché almeno laggiù vivono uomini che la considerano l'universo e che respirano non un'aria locale, ma i venti del mondo. L'uomo sulla nave da crociera ha visto tutte le razze umane e pensa alle cose che dividono gli uomini: alimentazione, abbigliamento, decoro, anelli al naso come in Africa o alle orecchie come in Europa, vernice blu tra gli antichi o vernice rossa tra i britannici moderni. L'uomo nel campo di cavoli non ha visto nulla, ma pensa alle cose che uniscono gli uomini: la fame, i figli, la bellezza delle donne, la promessa o la minaccia del cielo. Il signor Kipling, con tutti i suoi pregi, è il giramondo; non ha la pazienza di diventare parte di qualcosa. Un uomo di tale levatura e onestà non può essere accusato di mero e cinico cosmopolitismo; eppure è proprio il cosmopolitismo la sua debolezza. Debolezza magnificamente espressa in una delle sue migliori poesie, "The Sestina of the Tramp Royal" ["La sestina del vagabondo reale", 1896], in cui un uomo dichiara di poter sopportare ogni sorta di inedia e di orrore, ma non la presenza stabile in un posto. In questo vi è sicuramente un pericolo. Più una cosa è morta, inaridita e polverosa, più viaggia; così è la polvere, la lanugine del cardo e l'Alto Commissario per il Sudafrica. Le cose fertili sono un po' più pesanti, come i pesanti alberi da frutto che crescono nel fecondo limo del Nilo. Nella fervida oziosità della giovinezza eravamo tutti propensi a contestare l'implicazione di quel proverbio che dice "pietra che rotola non raccoglie muschio", come a dire che chi non mette radici è libero, ma solo. E allora ci chiedevamo: "Chi vuole mettere radici, se non qualche sciocca e anziana signora?". Ma, malgrado tutto, cominciamo a capire che il proverbio ha ragione. La pietra rotola echeggiando di roccia in roccia; ma la pietra che rotola è morta. Il muschio è silenzioso perché è vivo. La verità è che l’esplorazione e il progresso rendono il mondo più piccolo. Il telegrafo e la nave a vapore rendono il mondo più piccolo. Il telescopio rende il mondo più piccolo; solo il microscopio lo rende più grande. Ben presto il mondo sarà diviso da una guerra tra telescopisti e microscopisti. I primi studiano le cose grandi e vivono in un mondo piccolo; i secondi studiano le cose piccole e vivono in un mondo grande. È sicuramente inebriante sfrecciare per il mondo in automobile vedendo l’Arabia come un vortice di sabbia o la Cina come un lampo di risaie. Ma l'Arabia non è un vortice di sabbia e la Cina non è un lampo di risaie. Sono antiche civiltà con strane virtù sepolte come tesori. Se desideriamo conoscerle, non dev'essere come turisti o investigatori, ma con la lealtà dei bambini e la grande pazienza dei poeti. Conquistare questi luoghi significa perderli. L'uomo che resta nel suo orticello, che dà su un mondo incantato, è un uomo dalle grandi idee. La sua mente crea la distanza; l'automobile stupidamente la distrugge".
Nessun commento:
Posta un commento