Pubblichiamo due interessanti contributi del nostro Fabio Trevisan anche per chi volesse discuterne.
Sono tratti dal sito www.corsiadeiservi.it:
L'uomo è un animale che produce dogmi
Sarò sempre grato all’amico giornalista e scrittore Alessandro Gnocchi per avermi dato l’opportunità di parlare a Radio Maria del grande poeta e letterato londinese Gilbert Keith Chesterton (1874-1936). Insieme avevamo meditato una serie di trasmissioni radiofoniche di approfondimento del suo pensiero alla luce dei suoi scritti, anche per distinguere e precisare le improvvisate ed imprecise citazioni che continuavano e continuano a susseguirsi persino in tanti ambienti cattolici, che di Chesterton conoscono assai poco, nonostante l’utilizzo improprio e fuori luogo che sovente fanno. Purtroppo la triste “epurazione”di Gnocchi e Palmaro voluta da Padre Livio non ha permesso di continuare la disamina attenta che, alla luce delle fonti, si voleva portare avanti per porre nell’esatta comprensione la portata del pensiero del gigantesco scrittore di Beaconsfield. Una delle manipolazioni più scorrette è stata pubblicata recentemente (05/12/13) da “Tempi” a seguito di un’omelia di Papa Francesco, che a sua volta citava erroneamente (senza tuttavia esplicitamente nominarlo) Chesterton: “Uno scrittore inglese, una volta, parlando delle eresie diceva che un’eresia è una verità che è diventata pazza”.
l'articolo prosegue nel collegamento qui sotto:
http://www.corsiadeiservi.it/it/default1.asp?page_id=231
La ragione e l'autorità
Qualcuno, in merito al chiarimento sulla citazione chestertoniana erronea di Papa Francesco ripresa a sua volta scorrettamente da “Tempi” il 05/12/13, mi ha chiesto di precisare meglio il pensiero che distingue la ragione dal razionalismo. Bisogna partire da una constatazione che Chesterton in Ortodossia (1908) presentava nel Capitolo II Il maniaco: “Siamo tutti d’accordo che c’è un collasso dell’intelletto, altrettanto certo quanto il crollo di un edificio. Gli uomini negano l’inferno, ma non, ancora, Hanwell”. Che cos’era Hanwell?
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Continuo ad avere l'impressione che molti ambienti, molti autori, molti siti cattolici stiano svincolando o criticando in maniera pregiudiziale la figura di Papa Francesco come se fosse in discontinuità con il suo predecessore. Mi pare che ci si stia dividendo in fans dell'uno dell'altro andando così a dividere. Anche Trevisan che stimo tanto per il lavoro su Chesterton temo stia andando su questo crinale. L'obbedienza richiamata da Padre Livio non è cieca ma è fondata sulla ragione. Pier Bernieri
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