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mercoledì 4 dicembre 2013

Un aforisma al giorno

"Se domani mattina la neve ci bloccasse nella strada in cui abitiamo, d'improvviso entreremmo in un mondo molto più ampio e convulso di quello che abbiamo mai conosciuto. E l'uomo tipicamente moderno si sforza in ogni modo di fug­gire dalla strada dove abita. Prima, inventa l'igiene moderna e va a Margate. Poi inventa la cultura moderna e va a Firen­ze. Poi inventa l'imperialismo moderno e va a Timbuctù. Si spinge fino ai confini più fantastici della terra. Osa sparare alle tigri. Quasi sta a cavalcioni di un cammello. In tutto que­sto, sta essenzialmente fuggendo dalla strada in cui è nato; e riguardo a questa fuga, è sempre pronto con la sua spiega­zione. Dice che sta fuggendo dalla sua strada perché è tedio­sa; mente. In realtà, sta fuggendo dalla sua strada perché è di gran lunga troppo emozionante. E' emozionante perché è im­pegnativa; è impegnativa perché è vitale. Egli può visitare Venezia perché per lui i veneziani sono solo veneziani; le persone nella sua strada sono uomini. Può fissare i cinesi perché per lui i cinesi sono solo una cosa passiva da fissare; se fissa la vecchia signora nel giardino accanto, la vecchia si­gnora diventa attiva. In breve, è costretto a fuggire dalla società troppo stimolante dei suoi eguali, di uomini liberi, per­versi, originali, consapevolmente diversi da lui. La strada di Brixton è troppo animata e travolgente. Egli deve darsi con­solazione e acquietarsi fra tigri e avvoltoi, cammelli e cocco­drilli".

Gilbert Keith Chesterton, Eretici

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