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venerdì 16 novembre 2012

Un aforisma al giorno (veramente è un bel pezzo di libro, ma fa lo stesso...)


Stiamo covando una sopresa per voi...

"In quel momento Basilio Grant si mise a camminare su e giù per la stanza, scuotendola con la sua voce, con il suo spirito eccitato, e con il suo passo pesante.
- Non sono le vostre opinioni che io discuto - stava dicendo - io discuto voi. Voi avete ragione quando vi fate difensore degli Zulù, ma con tutto questo voi non avete per essi nessuna simpatia. Indubbiamente voi conoscete il modo con cui gli Zulù cuociono i pomodori, e le preghiere che gli Zulù recitano prima di soffiarsi il naso, ma con tutto questo voi non li capite bene come li capisco io, che non so distinguere una zagaglia da un alligatore. Voi siete più istruito di me, Chadd, ma io sono più Zulù di voi. Perche i simpaticissimi selvaggi di questo mondo devono sempre essere difesi da persone che sono la loro antitesi? Perche? Voi siete perspicace, voi siete benevolo, voi siete bene informato, Chadd, ma non siete un selvaggio. Bisogna che non vi culliate più a lungo in questa rosea illusione. Guardatevi nello specchio, interrogate le vostre sorelle, consultate il bibliotecario del Museo Britannico. Guardate questo ombrello - e sollevò quel triste ma tuttavia rispettabile articolo. - Guardatelo. Per dieci anni mortali, che io sappia di sicuro, voi avete portato questo arnese sotto il braccio, e non metto neanche in dubbio che voi lo portavate anche all’età di otto mesi, e non v’è mai successo di lanciare un urlo da selvaggio e di adoperarlo come un giavellotto... così...
E lanciò l’ombrello che passò fischiando sopra la testa del professore, e andò a battere rumorosamente contro una pila di libri, facendo dondolare un vaso" 

Gilbert Keith Chesterton, Il Club dei mestieri stravaganti
In quel momento Basilio Grant si mise a camminare su e giù per la stanza, scuotendola con la sua voce, con il suo spirito eccitato, e con il suo passo pesante.
- Non sono le vostre opinioni che io discuto - stava dicendo - io discuto voi. Voi avete ragione quando vi fate difensore degli Zulù, ma con tutto questo voi non avete per essi nessuna simpatia. Indubbiamente voi conoscete il modo con cui gli Zulù cuociono i pomodori, e le preghiere che gli Zulù recitano prima di soffiarsi il naso, ma con tutto questo voi non li capite bene come li capisco io, che non so distinguere una zagaglia da un alligatore. Voi siete più istruito di me, Chadd, ma io sono più Zulù di voi. Perche i simpaticissimi selvaggi di questo mondo devono sempre essere difesi da persone che sono la loro antitesi? Perche? Voi siete perspicace, voi siete benevolo, voi siete bene informato, Chadd, ma non siete un selvaggio. Bisogna che non vi culliate più a lungo in questa rosea illusione. Guardatevi nello specchio, interrogate le vostre sorelle, consultate il bibliotecario del Museo Britannico. Guardate questo ombrello - e sollevò quel triste ma tuttavia rispettabile articolo. - Guardatelo. Per dieci anni mortali, che io sappia di sicuro, voi avete portato questo arnese sotto il braccio, e non metto neanche in dubbio che voi lo portavate anche all’età di otto mesi, e non v’è mai successo di lanciare un urlo da selvaggio e di adoperarlo come un giavellotto... così...
E lanciò l’ombrello che passò fischiando sopra la testa del professore, e andò a battere rumorosamente contro una pila di libri, facendo dondolare un vaso (Chesterton, Il Club dei mestieri stravaganti)

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