Il titolo dell'articolo tradisce il contenuto, che è interessante (bravo, Luca Negri, che dice diverse cose sul rapporto di GKC con il fascismo, il prussianesimo, la sua idea di Inghilterra e altro ancora). Non mi dilungo oltre, lo abbiamo già fatto a suo tempo in altre occasioni (dopo un articolo di Marcello Veneziani, dopo che qualcuno pensò di dargli la patente di conservatore ed in altre occasioni ancora).
Chesterton era cattolico papista e distributista e basta. Dargli del fascista è falso quanto dargli del socialista, del borghese, del conservatore. Cioè non risponde a verità. Il nostro presidente diede una puntualissima e puntutissima risposta ad un articolo del professor Alberto Melloni infarcito di cose non vere su Chesterton, tipo "illiberale e fascistoide" e altre amenità del genere, e continuiamo a difendere la verità su Chesterton. Anzi, fu proprio Luca Negri con un bell'articolo a rintuzzare insieme a noi il professor Melloni.
Egli incontrò Mussolini nel suo viaggio del '30 in Italia (quello descritto in La Resurrezione di Roma, in cui brilla il racconto bellissimo dell'incontro con Papa Pio XI, suo ammiratore, quasi commovente quando GKC racconta di essere rimasto praticamente senza parole davanti al Papa, di essersi impappinato, quando parla del plurale majestatis usato dal Santo Padre dandogli una ragione splendida... bellissimo!). L'incontro, che fu anche simpatico, è ben descritto dalla prima impareggiabile biografa Maisie Ward, e ne trovate traccia qui, ovviamente sul nostro informatissimo blog.
Per cui il nostro amico Luca Negri dica a chi fa i titoli a Il Giornale di cambiare quello del suo articolo, perché non dice il vero né dell'articolo né di Chesterton.
Per completezza, l'articolo parla della antologia di scritti italiani uscita oggi per Marietti 1820 dal titolo Il soprannaturale è naturale, curata da Marco Antonellini, che a giorni verrà recensita anche da questo blog. Sul punto abbiamo già parlato più volte nei giorni scorsi e anzi negli scorsi anni (noi ci siamo sempre!).
Ne «La resurrezione di Roma», a scanso di ogni ambiguità, GKC ha voluto inserire una Appendice dove scrive chiaro e tondo «non sono quello che oggi viene chiamato "fascista inglese"». E di espressioni simili sono piene le 25 pagine dedicate al "ritorno dei romani", che ne sono un ritratto critico, ergo né ideologicamente contrario né ideologicamente favorevole. Come al solito, alla larga da chi gli tira la giacchetta.
RispondiEliminaPaolo P.