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venerdì 13 aprile 2012

Radio Vaticana sul libro di Andrea Monda "Benedetta umiltà"

D. - "L'umiltà accompagna ogni grande gioia della vita con la precisione di un orologio", diceva Chesterton, uno degli autori preferiti di Joseph Ratzinger. Il Papa è davvero un uomo gioioso...

R. - Spesso il Papa cita Chesterton, questo scrittore inglese umorista, che è poi il grande cantore della gioia. Se andiamo a vedere proprio la parola "gioia" nel linguaggio e nei discorsi di Benedetto XVI, potremmo scoprire che, forse, è la parola più volte ricorrente! E' il grande Papa della gioia, io dico addirittura il grande Papa dell'umorismo, di quest'umiltà e di quest'umorismo che vanno insieme, perché provengono entrambe da "humus", ossia dalla terra. Questa semplicità di Ratzinger la vediamo anche quando parla, perché lo fa con poche parole - le sue Encicliche sono brevi, così come i suoi discorsi -, ma queste sono così nitide e così chiare perché hanno a cuore soltanto un punto essenziale: direi che questo è un Papa dell'essenza delle cose, va cioè sempre all'essenza di tutti i discorsi. Lo ha detto bene nel libro-intervista "Luce del mondo" quando afferma che "il filo conduttore della mia vita è questo: il cristianesimo dà gioia ed allarga gli orizzonti". In questa piccola frase c'è già, in nuce, tutto il Pontificato: da una parte l'annuncio della gioia cristiana, che Cristo è risorto e vince la morte, e dall'altra che questa gioia non toglie nulla all'uomo ma, addirittura, gli fa allargare i propri orizzonti. (vv)

Qui il resto dell'articolo:

http://www.oecumene.radiovaticana.org/it1/articolo.asp?c=579227

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