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mercoledì 28 dicembre 2011

Benedetto XVI alla Curia Romana il 23.12.2011

Per la cronaca, i sacrifici di cui parla il discorso e di cui pelosamente parlano i giornali coi loro titoloni non sono la stessa cosa: di certo non sono quelli chiesti dal nuovo governo e dalle banche con e senza lacrime. Qui si capisce bene. È altro che ci chiede il Papa, grazie a Dio. Comunque i discorsi del Papa vanno letti sul sito del Vaticano, non sui "giornali".

"Alla fine dell'anno, l'Europa si trova in una crisi economica e finanziaria che, in ultima analisi, si fonda sulla crisi etica che minaccia il Vecchio Continente. Anche se valori come la solidarietà, l'impegno per gli altri, la responsabilità per i poveri e i sofferenti sono in gran parte indiscussi, manca spesso la forza motivante, capace di indurre il singolo e i grandi gruppi sociali a rinunce e sacrifici. La conoscenza e la volontà non vanno necessariamente di pari passo. La volontà che difende l'interesse personale oscura la conoscenza e la conoscenza indebolita non è in grado di rinfrancare la volontà. Perciò, da questa crisi emergono domande molto fondamentali: dove è la luce che possa illuminare la nostra conoscenza non soltanto di idee generali, ma di imperativi concreti? Dove è la forza che solleva in alto la nostra volontà? Sono domande alle quali il nostro annuncio del Vangelo, la nuova evangelizzazione, deve rispondere, affinché il messaggio diventi avvenimento, l'annuncio diventi vita".

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