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venerdì 29 aprile 2011

Riceviamo e pubblichiamo questa proposta di Giovanni Borghi, magari qualche editore interessato c'è...


«Gentili chestertoniani,

volevo scrivervi in relazione al post:

"La biografia di Chesterton a cura di padre Ian Ker"

per chiedervi se potevate segnalare ai lettori del blog l'opportunità di tradurre in italiano anche un'altra opera di padre Ian Ker:

"Mere Catholicism"

L'opera non è direttamente a tema chestertoniano, ma fa eco ad un'opera di Lewis intitolata "Mere Christianity". Ho letto il libro in inglese, e posso dire che sia una bellissima opera di apologia della religione e dello stile di vita cattolico, scritta con linguaggio semplice e capace di illustrare concetti apparentemente difficili con esempi molto concreti ed alla portata veramente di tutti. E sono sicuro che Gilbert sia presente spiritualmente in tutte le pagine, attraverso la sensibilita' di padre Ian Ker.
Sono convinto che sarebbe un bellissimo libro di accompagnamento all'opera di G.K. "La chiesta cattolica: dove tutte le verità si danno appuntamento".
Magari potreste proporre l'idea alla stessa casa editrice. Ho in mente varie persone che conosco a cui questo libro farebbe molto bene, ma che non sono in grado di leggerlo in lingua originale. Non ho dubbi che i benefici della traduzione varrebbero la pena del lavoro da svolgere.

Grazie a tutti,

Giovanni Borghi»




L'idea di Giovanni Borghi è tutt'altro che fuor di luogo e ci obbliga (cosa che facciamo volentieri) a dire qualcosa in più su padre Ian Ker.

Padre Ker è uno dei massimi esperti del beato John Henry Newman, cattolico, docente di teologia all'università di Oxford e autore, tra le altre cose, della  biografia John Henry Newman. A Biography, Oxford, Oxford University Press, 1990, pp. 764, £ 30. E' Senior Research Fellow del St Benet's Hall a Oxford, dove è membro della Facoltà di Teologia. Altro suo libro, oltre quello citato nel nostro post e quello da Giovanni Borghi, è The Catholic Revival in English Literature (La rinascita cattolica in letteratura inglese, 1845-1961)  del 2003. Si è occupato anche dell'influenza di Newman su Gerard Manley Hopkins, altro importante convertito inglese.

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