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lunedì 28 febbraio 2011
LAOS Niente cibo per 65 contadini laotiani, finchè non abbandoneranno il cristianesimo
Funzionari governativi hanno espropriato case e terreni a 18 famiglie. Sono riunite in un centro di raccolta e non hanno cibo. Bloccate le donazioni di cibo da parte dei vicini. Per il regime comunista, devono rinnegare la fede in Cristo. Attivista pro diritti umani: “il governo rispetti la Costituzione”.
Vientiane (AsiaNews/Agenzie) – Le autorità laotiane hanno cacciato 65 contadini cristiani dal loro villaggio, perché si sono rifiutati di rinnegare la fede cristiana. Radunati in un centro di raccolta, essi sono a rischio fame: i funzionari hanno distrutto i loro raccolti e impediscono la consegna di generi di prima necessità. Fonti locali affermano che il governo intende affamarli “fino a che non abbandoneranno il cristianesimo”.
Le 18 famiglie contadine vivono in un centro di accoglienza provvisorio nei pressi del villaggio di Katin, nel distretto di Ta-Oyl, nella provincia di Caravan, nel sud del Laos. In due diversi frangenti, i cristiani sono stati scacciati dalle loro case. Il primo episodio risale al gennaio 2010 e ha riguardato 11 famiglie, mentre il secondo provvedimento – preso a dicembre dello scorso anno – ha interessato altre sette famiglie.
Fonti cristiane in Laos, citate da Christian Solidarity Worldwide (CSW), riferiscono che i capi del villaggio impediscono ai contadini di tornare nelle loro case e riprendere possesso delle terre. Una zona coltivata nei pressi del villaggio è stata distrutta. I funzionari hanno imposto alle famiglie della zona di non aiutare i cristiani o fornire loro cibo. Il timore è che le autorità vogliano “affamare” le persone, fino a che “non abbandoneranno il cristianesimo”.
Nonostante gli appelli della comunità internazionale, la situazione non sembra migliorare, tanto che è morto un uomo in questi mesi di lontananza dal villaggio. Stuart Windsor, direttore nazionale di CSW, invita il governo comunista laotiano a “aderire alle disposizioni della Costituzione nazionale che garantisce protezione a tutti i cittadini, permettendo ai contadini Katin di tornare nel loro villaggio”.
In Laos, nazione guidata da un regime comunista, la maggioranza della popolazione (il 67%) è buddista. Su un totale di sei milioni di abitanti, i cattolici sono lo 0,7%
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