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sabato 15 gennaio 2011

Ancora su Cecchi e Chesterton

Abbiamo dedicato, negli anni, diversi interventi, significativi seppur brevi, ad Emilio Cecchi, cui tanto dobbiamo noi amici di Chesterton.

Ora merita sapere che a Firenze esiste, nel Gabinetto Scientifico Letterario Vieusseux, il Fondo Cecchi che raccoglie il compendio dei suoi scritti, dei suoi volumi e degli autografi, oltre che una cospicua mole di corrispondenza.

Tra le varie lettere meritano di essere menzionate: una lettera di Raffaello Ferruzzi del '27 con allegato un ritaglio de "Il Popolo di Roma" contenente un articolo di Jerome Colgnard, una lettera di Domenico Giuliotti tra il '27 e il '35 contenente un brano dell'Ortodossia, ben diciotto lettere di Hilaire Belloc tra il 1918 e il 1933, tre lettere di Max Beerbohm tra il '21 e il '46 e soprattutto quattro lettere di Frances Chesterton (la moglie di Gilbert) provenienti tutte da Beaconsfield datate tra il '18 e il '20.

È noto che la moglie di Chesterton abbia svolto per molto tempo le funzioni di segretaria (oltre che di moglie, balia, nutrice...) dello scrittore a noi tanto caro, per cui era lei a tenere i contatti col nostro conterraneo.

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