"Una grande accusa, io credo, deve permanere a carico dei moderni sostenitori della vita semplice, la vita semplice, intendo, in tutte le sue varie forme, dal vegetarianesimo all'onorevole coerenza dei Doukhobor. Ed esattamente questa è l'accusa che permane a loro carico, che essi vorrebbero renderci semplici nelle cose senza importanza, ma complessi nelle cose importanti. Essi vorrebbero renderci semplici nelle cose che non contano, vale a dire, nella dieta, nel vestiario, nell'etichetta, nel sistema economico. Ma vorrebbero renderci complessi nelle cose che contano, nella filosofia, nella devozione, nell'accettazione spirituale e nel rifiuto spirituale. Non conta granché se un uomo mangia un pomodoro cotto o un pomodoro crudo; ma conta molto se mangia un pomodoro crudo con la mente stracotta. Il solo genere di semplicità che valga la pena di conservare è la semplicità di cuore, la semplicità che accetta e gode. (...) C'è più semplicità nell'uomo che mangia caviale di impulso che nell'uomo che mangia uvetta per principio".
Gilbert Keith Chesterton, Eretici
Grandissimo, come sempre.
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