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domenica 5 luglio 2009

Uomini e tristezza - 10 - Marino si candida a segretario del PD e suo testimonial è Beppino Eglaro

Riportiamo la notizia non tanto per il suo "valore" politico (non ci interessiamo se non di rado di questa politica...), quanto per integrare giorno per giorno la nostra nutritissima rubrica Uomini e tristezza, oramai giunta alla sua decima puntata...

Da IlGiornale.it

Crociata laicista nel Pd: Marino si candida con Beppino Englaro suo testimonial

Roma - "Si, mi candido, e con me sono in tanti...". Così il chirurgo-senatore Ignazio Marino, intervenendo alla festa del Pd di Roma ha confermato la propria candidatura alla segreteria del Pd contro Franceschini e Bersani. E, a scanso di equivoci, ha aggiunto di "non puntare certo al secondo posto". Tre candidature per la segreteria porteranno il Pd ad avere un congresso "che fa finalmente chiarezza" su molti punti, in modo che il Pd "possa avere l'ambizione di un respiro maggioritario, e cioé quello di avere delle posizioni condivise dalla maggior parte dei cittadini", ha detto Marino, "nuovo" alla politica e del tutto fuori dall'apparato storico piddino. Marino ha ricordato i numerosi temi a cui nei mesi scorsi il Pd ha avuto posizioni diverse, da quelli bioetici all'immigrazione. "C'é necessità di chiarezza - ha detto - e se arriviamo a un confronto vero, e avremo molti più iscritti al partito, avremo una opportunità straordinaria per fare chiarezza". Solo così il Pd può avere "l'ambizione", ha spiegato Marino, "non dico di avere la vocazione maggioritaria, ma un respiro maggioritario" e cioé una posizione "condivisa dalla maggior parte dei cittadini".

Il Pd, ha ricordato, su tanti temi essenziali non ha saputo parlare con una voce sola, per esempio sull'immigrazione e i respingimenti. Il testamento biologico, ha sottolineato il senatore, è allora "solo la cartina tornasole delle difficoltà del Pd ad assumere una posizione chiara". Il metodo che propone Marino è di confrontarsi e poi votare e decidere a maggioranza, su tutti i temi compresi quelli di bioetica dove finora valeva la libertà di coscienza. "Dopo di che - ha aggiunto - ognuno si impegna a supportare le decisioni prese". Insomma, insiste, la sua candidatura "sarà un'opportunità per il Pd", perché obbligherà al confronto e a fare finalmente "chiarezza" su temi come "l'immigrazione, la sicurezza, il lavoro, la scuola, la ricerca, i diritti".

E sulle alleanze dice che "al momento il Pd non può fare a meno di alleati se vuole puntare al governo del paese", ma basta con le "coalizioni confuse, come lo fu l'Unione", dovrà essere vincolante il programma. Marino sa che non dovrà puntare solo sui temi bioetici, ma certo sono quelli che hanno caratterizzato finora la sua battaglia per la laicità. E infatti ecco annunciare il tesseramento di Bettino Englaro al Pd a sostegno della sua candidatura. Per non parlare dell'entusiastico appoggio espresso oggi da Marco Pannella. Infine la sfida a Paola Binetti: "si candidi anche lei - conclude sorridendo Marino - così vedremo da che parte sta la maggioranza del popolo del Pd".

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