Il ridicolo a cui si giunge spesso in Europa a volte (purtroppo solo a volte) si scontra con un po' di sano senso comune residuo presente nella capoccia degli eurodeputati.
Europarlamento: bocciata condanna al Papa sulle frasi nella lotta all'Aids
Contenuta nel Rapporto 2008 sui diritti umani nel mondo. Un caso simile anche al Parlamento spagnolo
STRASBURGO - Il Parlamento europeo ha bocciato con 253 voti, 199 a sostegno e 61 astensioni la mozione di condanna del Papa sulle frasi pronunciate da Benedetto XVI durante il suo recente viaggio in Africa sull'utilizzo dei preservativi nella prevenzione dell'Aids. L’emendamento, firmato dal radicale italiano Marco Cappato e dalla liberale olandese Sophia in’t Veld, era inserito nel rapporto annuale dell’Assemblea sui diritti umani nel mondo per il 2008. La diffusione dell'Aids in Africa «non si può superare con la distribuzione dei preservativi che, anzi aumentano i problemi», aveva detto il pontefice.
EMENDAMENTO - Questo il testo dell'emendamento bocciato: «L’Europarlamento sottolinea l’importanza di promuovere i diritti in materia di salute sessuale e riproduttiva quale presupposto di qualunque successo nella lotta contro l’Hiv/Aids, che causa perdite enormi in termini di vite umane e di sviluppo economico, colpendo in modo particolare le regioni più povere del mondo; condanna fermamente le recenti dichiarazioni con cui Papa Benedetto XVI ha bandito l’uso del preservativo avvertendo che il suo uso potrebbe addirittura determinare un aumento del rischio di contagio; teme che tali dichiarazioni ostacoleranno gravemente la lotta contro lo Hiv/Aids; ricorda che l’emancipazione delle donne contribuisce anche a contrastare lo Hiv/Aids; invita i governi e gli Stati membri ad agire insieme per promuovere i diritti e l’educazione in materia di salute sessuale e riproduttiva, anche riguardo all’uso del preservativo quale strumento efficace nella lotta contro questo flagello».
SPAGNA - Anche in Spagna il Congresso dei deputati ha deciso di sottoporre a dibattito una proposta di riprovazione sulle frasi del Papa. Una scelta «incomprensibile» che «ha ferito tutti i cattolici spagnoli e soprattutto noi come pastori della Chiesa», ha detto il cardinale Antonio Mari a Rouco Varela, arcivescovo di Madrid e presidente della Conferenza episcopale spagnola. «Non si può impedire al Papa di parlare agli spagnoli e il diritto di libertà di espressione è strettamente legato alla libertà religiosa», ha affermato il cardinale. «La speranza è che, in sede di dibattito, la maggioranza dei parlamentari abbia rispetto dei diritti del Santo Padre e dei cattolici». I due principali partiti spagnoli, il Psoe del premier José Luis Zapatero e il Partido Popular (opposizione), hanno fatto sapere che non voteranno a favore della mozione di censura al Papa.
07 maggio 2009
EMENDAMENTO - Questo il testo dell'emendamento bocciato: «L’Europarlamento sottolinea l’importanza di promuovere i diritti in materia di salute sessuale e riproduttiva quale presupposto di qualunque successo nella lotta contro l’Hiv/Aids, che causa perdite enormi in termini di vite umane e di sviluppo economico, colpendo in modo particolare le regioni più povere del mondo; condanna fermamente le recenti dichiarazioni con cui Papa Benedetto XVI ha bandito l’uso del preservativo avvertendo che il suo uso potrebbe addirittura determinare un aumento del rischio di contagio; teme che tali dichiarazioni ostacoleranno gravemente la lotta contro lo Hiv/Aids; ricorda che l’emancipazione delle donne contribuisce anche a contrastare lo Hiv/Aids; invita i governi e gli Stati membri ad agire insieme per promuovere i diritti e l’educazione in materia di salute sessuale e riproduttiva, anche riguardo all’uso del preservativo quale strumento efficace nella lotta contro questo flagello».
SPAGNA - Anche in Spagna il Congresso dei deputati ha deciso di sottoporre a dibattito una proposta di riprovazione sulle frasi del Papa. Una scelta «incomprensibile» che «ha ferito tutti i cattolici spagnoli e soprattutto noi come pastori della Chiesa», ha detto il cardinale Antonio Mari a Rouco Varela, arcivescovo di Madrid e presidente della Conferenza episcopale spagnola. «Non si può impedire al Papa di parlare agli spagnoli e il diritto di libertà di espressione è strettamente legato alla libertà religiosa», ha affermato il cardinale. «La speranza è che, in sede di dibattito, la maggioranza dei parlamentari abbia rispetto dei diritti del Santo Padre e dei cattolici». I due principali partiti spagnoli, il Psoe del premier José Luis Zapatero e il Partido Popular (opposizione), hanno fatto sapere che non voteranno a favore della mozione di censura al Papa.
07 maggio 2009
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