Un brano di una nota conferenza del Card. Giacomo Biffi su Chesterton, confluita prima nel volume antologico Perché sono cattolico (raccolta di scritti di Chesterton, edito da Gribaudi) e poi con aggiunte e modifiche in Pinocchio, Peppone, l'Anticristo e altre divagazioni (raccolta di scritti del medesimo Cardinale, edito da Cantagalli).
"Gilbert Keith Chesterton è stato un dono fatto alla cattolicità (e all'umanità intera) direttamente da Dio. Benché egli sia apparso come un aiuto insperato offerto alla Chiesa del secolo XX, alle prese con un mondo ostile e accanito contro di lei, la Chiesa c'entra poco nella sua nascita alla fede e all'attiva militanza ecclesiale. Non è cresciuto in una famiglia religiosa e non ha ricevuto una formazione cristiana nel senso preciso del termine. Non è stato preparato alla sua missione apologetica da qualche agguerrita università pontificia. Nessun movimento culturale cattolico l'ha illuminato, nessuna associazione dedita all'apostolato l'ha spronato alla buona battaglia. Si è fatto da solo. E' semplicemente andato alla scuola della sua schietta umanità e ha ricercato la verità con assoluta onestà intellettuale, usando effettivamente di quella ragione che i razionalisti si limitavano a venerare. Questo è stato sufficiente per condurlo 'a casa', cioè all'antica fede e alla saggezza dei padri. Naturalmente noi, che non ignoriamo la teologia, sappiamo benissimo che a livello delle causalità più profonde questo è avvenuto per l'illuminazione e sotto la guida dello Spirito di Dio; il quale, anche se la cosa può apparire sorprendente agli intellettuali laicisti, sta sempre dalla parte dell'essere autentico e della retta ragione. Forte della sua personale esperienza, Chesterton agli animi in ricerca, magari inconsapevole, di Cristo non propone una via diversa da quella di prendere sul serio la realtà delle cose nella sua integrità (a cominciare dalla realtà interiore dell'uomo) e di adoperare fiduciosamente l'intelletto nella sua nativa sanità, purificato da ogni incrostazione ideologica".
Card. Giacomo Biffi
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