E' uscita la storia del documentario della BBC sui preti pedofili, Sex crimes and the Vatican.
Io l'ho visto -non per intero- qualche mese fa su internet.
E' evidentemente e scopertamente un documentario a tesi.
Si vuole dimostrare che siamo una banda di porci, e che siamo porci per colpa della nostra religione. Nasce in un ambiente (quello anglosassone) in cui da anni anzi da decenni non si fa che parlare degli scandali sessuali dei preti. Trova spunto anche da vicende irlandesi, dove, dopo che per secoli le forze contrarie alla Chiesa hanno tentato in ogni modo di distruggere la presenza della Chiesa nell'Isola Verde (con persecuzioni, uccisioni, deportazioni, vessazioni di ogni tipo di cui pochissimi parlano), hanno trovato il modo di attaccare la Chiesa.
Sono andato per la prima volta in Irlanda nel 1994, sui tabloid già si parlava di preti e sesso. Sono tornato nel '95, nel '99 e nel 2000, e ogni volta era peggio. I quotidiani ci campano su queste porcherie, vere o inventate.
Non parliamo degli Stati Uniti, dove un perverso sistema giudiziario ha costretto la Chiesa a vendersi anche le chiese. Spesso su l'onda di casi finti.
Campagne scandalistiche.
Premesso che sono tristezze assolute, quelle che vengono narrate, io sono d'accordissimo con quello che dice mons. Betori, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana. Mi meraviglio di chi non lo capisce e prende tutto come oro colato, ed oro colato non è. Basta dire una menzogna e ripeterla a voce alta più volte perché diventi verità. Ecco lo scopo di Santoro e compagni.
"Non vogliamo alcuna censura - ha detto durante la conferenza sui lavori dell'assemblea generale della Conferenza episcopale Mons. Betori- ma se il documentario dovesse essere trasmesso in Italia vorremmo che ci fosse almeno una chiara presa di distanza da tutte le falsità che questo documentario sembra contenere".
Betori ha giustamente criticato il fatto che il filmato consideri un documento vaticano del 1962 come emanazione del cardinale Ratzinger mentre all'epoca questi era un semplice teologo.
Quest'interesse per la questione ha un fine evidentissimo: alimentare il clima anticlericale e soprattutto anticattolico che sta aleggiando in Italia, mascherandolo da "dobbiamo parlarne perché non accada più".
Un po' come la storiella dei Dico: non sono famiglia, non sono solo per gli omosessuali. Intanto però hanno inventato un bel matrimonietto (all'italiana) per gli omosessuali, con quello che verrà dopo.
L'importante è buttare fango sulla Chiesa, per questi qua.
Il resto sono solo chiacchiere.
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