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mercoledì 16 maggio 2007

Partito radicale di massa

La Pollastrini e Boselli (ma la Pollastrini tanto di più...) m'hanno messo una tristezza, ieri sera al pornoprogramma di Bruno Vespa.
Boselli ha ricacciato la breccia di Porta Pia, tanto per far capire a cosa pensa questa gente quando fa le manifestazioni a Piazza Navona...
Lei, la Pollastrini, tutta bella tirata a lucido, si strappava le vesti, faceva tante mosse con la faccia, con le spalle, con le mani, tutte di orrore, schifo, puzza, no, scusate, cattivo odore ("è volgare!" come direbbe Carla Bruni/Rosario Fiorello di Viva Radio Due), ogni volta che qualcuno dei presenti diceva qualcosa di non conforme a quello che la sua testa di donna democratica le diceva.
E' il classico modo di fare di questi signori che pretendono di insegnarci sempre cosa è bene e cosa è male, cosa è pulito e cosa è sporco.
Quando la ragione non arriva più, la buttano in cagnara come possono: le mosse, le facce (perché non è che posso mandarci in quel paese nel sano, vecchio modo, non è politicamente corretto...), una volta ti dicevano che non avevi "l'agibilità democratica" e poi "i compagni che sbagliano" ti buttavano le molotov sotto casa...
Oggi qualcosa è cambiato. Si va da Bruno Vespa e si pontifica.
Bagnasco dice la messa con la scorta, loro sono per la famiglia, noi siamo integralisti e clericali.
Una cosa sana (oltre a Giacobbe e alla Roccella) l'ha detta Sandro Bondi (che abitualmente non è che sia nell'elenco di quelli che porterei a mangiare con me...): questa gente di sinistra di oggi è cambiata, da gente di cultura e impostazione popolare è diventata gente radicale e libertaria. E' questa la vera differenza.
Una volta i comunisti erano persone che tenevano alla famiglia vera. Ora fanno ridere con tutti quei distinguo: sì ai Dico, non vanno alla manifestazione del coraggio laico, non vanno al Family Day, però vanno al Gay Pride (coi gonnellini di banana e tutto il resto dell'armamentario: ma ti immagini Enrico Berlinguer al Gay Pride? e Togliatti? Pajetta, con quella smorfia burbera costante che si ritrovava, ce lo vedete? Ma per piacere!).
I margheritini è meglio che non ne parliamo... Tolti quei cinque-sei (Bobba, Binetti e altri...) che hanno detto chiaro e tondo come la pensavano su questa cosa ridicola e bizantina dei Dico (molto birbesca, molto ammannita come la mandrakata del secolo, ti dicono: è per tutti, mica è il matrimonio degli omosessuali di Zapatero...), gli altri si sono saponettizzati.

Mi è venuto in mente quel racconto di Guareschi in Mondo Piccolo, oggetto tra l'altro di uno dei brillanti film della saga cinematografica di Peppone e Don Camillo, in cui Peppone si invaghisce della delegata del partito piuttosto graziosa che veniva dalla città...
La moglie di Peppone faceva i numeri, Peppone che si vedeva che non capiva più niente...

Oggi? I Dico, Bruno Vespa...

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