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martedì 27 marzo 2007
La Chiesa è necessariamente un partito politico (John Henry Newman)
Cari Amici,
in questo tempo in cui la Chiesa Cattolica per fortuna fa sentire la sua bella voce in mezzo al tripudio del nichilismo e dell'autodistruzione della cieca umanità, che con i suoi Dico e le sue fecondazioni assistite, le sue eutanasie e i suoi aborti eugenetici e selettivi crede di conquistare la libertà ed invece si avvia a grandi passi nel liquame della fogna puzzolente, qualcuno dice: "questa è un ingerenza!", quando tutti dicono tutto e il contrario di tutto e lo possono fare mentre la Chiesa no.
Molti dicono: "La Chiesa fa politica!", con lo stesso orrore con cui si potrebbe dire che la Chiesa bestemmia. Una delle ultime è stata Rosy Bindi, giusto per fare un nome.
A qualche amico viene in mente che "sì, in effetti è vero! Lo dice anche il sondaggio di Repubblica che il sessanta percento di italiani dicono che la Chiesa dovrebbe fare meno ingerenze!", ed allora noi, per aiuto alla memoria, per amore loro e per amore di Verità, pubblichiamo due brevissimi scritti di un grandissimo uomo, il Cardinale e servo di Dio John Henry Newman, pastore anglicano convertitosi al Cattolicesimo, ordinato prete e creato cardinale da Leone XIII, un grande. Sono tratti da due opere del grande Newman, di cui pubblichiamo anche una bella foto. Newman è legato strettamente a grandi uomini inglesi come Belloc, Tolkien e anche Chesterton.
Allora pare che la Chiesa possa e debba fare politica.
Leggete, fatene tesoro, è bellissimo!
"Strettamente parlando, la Chiesa cristiana, come società visibile, è necessariamente una potenza politica o un partito. Può essere un partito trionfante o perseguitato, ma deve sempre avere le caratteristiche di un partito che ha priorità nell'esistere rispetto alle istituzioni civili che lo circondano e che è dotato, per il suo latente carattere divino, di enorme forza ed influenza fino alla fine dei tempi. Fin dall'inizio fu concessa stabilità non solo alla mera dottrina del Vangelo ma alla società stessa fondata su tale dottrina; fu predetta non solo l'indistruttibilità del cristianesimo, ma anche quella dell'organismo tramite cui esso doveva essere manifestato al mondo. Così il Corpo Ecclesiale è un mezzo divinamente stabilito per realizzare le grandi benedizioni evangeliche (...)".
"Dal momento che è diffusa l'errata opinione che i cristiani, e specialmente il clero, in quanto tale, non abbiano nessuna relazione con gli affari temporali, è opportuno cogliere ogni occasione per negare formalmente tale posizione e per domandarne prove. E' vero invece che la Chiesa è stata strutturata al fine specifico di occuparsi o (come direbbero i non credenti) di immischiarsi del mondo. I membri di essa non fanno altro che il proprio dovere quando si associano tra di loro, e quando tale coesione interna viene usata per combattere all'esterno lo spirito del male, nelle corti dei re o tra le varie moltitudini. E se essi non possono ottenere di più, possono, almeno, soffrire per la Verità e tenerne desto il ricordo, infliggendo agli uomini il compito di perseguitarli".
John Henry Newman, da "Gli Ariani del IV secolo" e "Conseguenze del Concilio di Nicea" .
Il mio amatissimo Newman!
RispondiEliminaVi segnalo una piccola dimenticanza nella citazione: il titolo dell'opera di Newman è Gli Ariani del IV secolo.
Saluti da Dublino
Angelo
Grazie Mille! Avevi ragione, il testo l'ho copiato nottetempo e ahimé gli occhi e i secoli si intrecciavano!
RispondiEliminaGrazie mille ancora!
L'Uomo Vivo
Grazie! E' proprio così, solo che i moderni (dal Sedicesimo secolo in poi) hanno l'abitudine di ridurre il significato delle parole, così che via via si riducono anche gli oggetti, insieme alla nostra capacità di pensarli e giudicarli. Oggi "politica" indica qualcosa di molto molto più piccolo rispetto ai tempi di Newman - per non dire il IV secolo!
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