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martedì 27 marzo 2007

LA CHIESA E' CATTOLICA E ABBRACCIA TUTTO!

Chestertonians di fine marzo,
sono lieto di offrirvi un articolo "fresco" di stampa che il nostro caro amico scrittore, PAOLO GULISANO (alla vostra destra trovate il link al suo bel blog), fondatore e Vicepresidente della Società Chestertoniana Italiana, ci ha appena donato.
Il suo intervento, come scoprirete leggendolo, ci evidenzia alcuni lati più dark ed ambigui dell'operato di Anthony Charles Lynton Blair, detto Tony Blair, primo ministro del Regno Unito dal lontano 1997...


Cari amici, avanti con giudizio…


Paolo Gulisano

La politica è una faccenda piuttosto particolare: per molti è il proseguimento dell’economia (e degli affari) con altri mezzi, per molti è interesse, per altri è passione. Oggi in Italia è soprattutto tifo. E’ bandiera, è fazione, o stai di qua o stai di là. Già, ma dove?
Bene ha fatto il nostro Blog a ricordare che, come diceva il cardinale Newman, anche la Chiesa è un soggetto politico, termine molto più pregnante che non “partito”, che esprime un concetto – appunto- di “parte”, di porzione, mentre la Chiesa è Cattolica, ovvero abbraccia e comprende il tutto.

Comunque, per dei cattolici, la propria bandiera, la propria Patria, la propria Causa, è la Chiesa, anzitutto. Se la Chiesa per i credenti che fanno politica viene prima della sinistra e della destra, di Prodi e Berlusconi, di qualunque “fedeltà” parziale, le cose non potranno che andare meglio.

Lo sapeva bene Gilbert Chesterton, che non si schierò mai né a destra né a sinistra, ma solo dalla parte del buon senso e della Fede.

Se si seguirà questo metro di giudizio, si eviteranno gli errori commessi dai cattofaziosi che stanno prima col loro partito che con le ragioni della Fede. E questi non sono errori solo delle varie rosibindi.

Pensate alla cantonata presa nei confronti di Tony Blair e dalla sua politica dal settimanale di centrodestra Tempi, il quale per lungo tempo ha cantato le lodi del premier inglese Tony Blair, meritevole soprattutto di aver portato in Regno Unito in guerra coll’Irak. Nel giugno 2003, ad esempio, il periodico diretto da Gigino Amicone elogiava la politica “thatcheriana” dell’inquilino di Downing Street in termini apologetici: “In fatto di lotta alla criminalità, poi, il premier ha sfidato tutti con scelte controcorrente, da molti ritenute addirittura draconiane, come la riapertura dei manicomi criminali poiché «non possiamo permetterci che dei pazzi girino indisturbati per le strade».

Vogliamo parlare di immigrazione? Profughi e rifugiati che non hanno diritto all'asilo in Gran Bretagna verranno espulsi dal Paese in un massimo di sei mesi dal loro arrivo e nel corso della permanenza, non riceveranno alcun contributo finanziario in contanti - come invece hanno fatto fino al 2001 - ma solo buoni per cibo e vestiti.
Le riforme sono partite con un'accelerazione delle procedure per esaminare le richieste d'asilo, che, con i nuovi parametri, verranno concluse entro due mesi dall'arrivo del profugo. Una volta raggiunta una decisione, ci sarà un'unica possibilità d'appello (a differenza del sistema attuale, che prevede diversi ricorsi), che verrà considerata entro quattro mesi.

In caso di esito negativo, il richiedente verrà immediatamente trasferito dal tribunale in un centro d'accoglienza e sarà rispedito in patria. Oggi, inoltre, Blair ha chiesto l'istituzione di centri di permanenza per clandestini fuori dai confini dell'Ue per evitare la loro presenza su suolo comunitario in attesa dell'espulsione.

Scozia e Galles vogliono più autonomia? Nessun problema, c'è la devolution, altra scommessa vinta dal primo premier britannico a indossare i jeans quando lavora in ufficio a Downing Street: responsabilizzare e decentrare, questa la ricetta.
Nemmeno Maggie
avrebbe osato tanto.

Blair di sinistra? Certo, nelle piccole cose che fanno contenti i perditempo della politica: apertura alle coppie gay (con un paio di outing istituzionali a colorare il tutto con le tinte del gossip) e dibattito sull'abolizione della caccia alla volpe. Sulle cose serie, però, i provvedimenti hanno in calce il timbro di "Iron Maggie". E la Gran Bretagna va.”

Già, e dove è andata? “Sotto la guida di Tony Blair il Governo e il Parlamento hanno fatto piombare il Paese in un abisso dell’etica, in cui non esiste giusto o sbagliato, ma semplici aspetti amministrativi e tecnici da risolvere attraverso l’attuazione di nuovi approcci contrari alla vita.
Due delle prime misure messe in atto da Tony Blair riguardano l'aver avviato una politica relativa alla gravidanza adolescenziale e l'aver dato spazio alle proposte dirette a modificare la legge sulla fine della vita.

La prima concerne la possibilità di far abortire e di fornire farmaci e dispositivi anticoncezionali alle ragazze anche di 11 anni senza la conoscenza o il consenso dei genitori. La seconda ha portato al varo di una legge – la Mental Capacity Act 2005 – che consente, e in determinate circostanze impone, ai medici di far morire d’inedia e disidratazione pazienti indifesi.
Il Governo Blair sta esportando l’aborto su richiesta nei Paesi in via di sviluppo sotto il pretesto degli Obiettivi di sviluppo del Millennio ed ha aumentato il finanziamento per le agenzie dedite al controllo demografico quali la International Planned Parenthood Federation e il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione, coinvolte peraltro anche nella politica cinese del figlio unico.

Tony Blair ha promosso anche la sperimentazione distruttiva degli embrioni umani clonati. In generale, non esiste sostanzialmente nessun ambito eticamente sensibile per la vita e la famiglia che non sia stato peggiorato durante il Governo Blair.

Inoltre, il Regno Unito esercita una influenza decisiva nell’ambito dell’Unione europea e di molte altre parti del mondo, a sostegno di politiche contrarie alla vita e alla famiglia.” Il Regno Unito sta esportando valori contrari alla vita e alla famiglia, insomma, e questa non è l’articolata opinione di uno storico nemico della perfida Albione, ma di un autentico british, che però è cattolico, e quindi dotato di buon senso: John Smeaton, Direttore di un’organizzazione impegnata a promuovere legislazioni pro vita, la Society for the Protection of Unborn Children.

A differenza dei tifosi “tempisti” di Blair, che erano rimasti abbagliati dal suo carisma mediatico (un “Berlusconi” a Downing Street?) e soprattutto dal suo intransigente appoggio a Georgie Bush, il cattolico inglese Smeaton, implacabilmente chestertoniano, svela tutte le nequizie luciferine di Blair, come l’essere riuscito a sancire l’eutanasia per omissione nella legge dell’aprile 2005, mentre al contempo assicurava ai politici e ai leader religiosi di essere completamente contrario alla legalizzazione dell’eutanasia.

Altri provvedimenti presi dal pessimo Tony fanno morire d’invidia Zapatero, la bestia rossa dei cons, come il fatto che in Gran Bretagna grazie a Blair l’aborto e i contraccettivi vengono resi disponibili ai bambini minori di 16 anni a scuola – anche nelle scuole cattoliche – senza necessità di informare oppure ottenere il consenso dei genitori.
Inoltre, il Governo britannico ha emanato una normativa sulle pari opportunità nel lavoro tra uomini, donne, omosessuali e transessuali, che deve essere attuata pena pesanti sanzioni.

La Gran Bretagna, insomma, ha completamente perso la sua bussola morale. E questo, se sicuramente addolora Gilbert sulla sua enorme nuvola in Paradiso, deve far riflettere tutti noi qui e ora, e soprattutto dovrebbe far meditare sul fatto che non si fa politica da cattolici anteponendo, alle ragioni di Dio e dell’uomo, quelle della fazione ideologica o economica.
Non tifosi, ma testimoni, proprio come GKC

4 commenti:

  1. Caro Paolissimo, che la Chiesa sia un soggetto/partito politico credo sia ormai chiarissimo. Il Papa e i vescovi ogni piè sospinto ci ricordano che si abbraccia tutto, salvo il peccato e ciò che cristallizza e favorisce il peccato stesso e l'imbarbarimento della società attraverso apparenti aperture di tono libertario.
    Che le rosibindate siano da stigmatizzare è il minimo, visto che è stato chiesto ai vescovi di limitarsi a predicare e a dire la messa. Visto che si affiancano alle prodate, che presumevano che i cattolici adulti dovessero andare a votare per il referendum sulla legge per la fecondazione assistita, mentre noi cattolici infanti avevamo pensato che era una frescaccia clamorosa, come quel famoso marito che per far dispetto alla moglie... ci siamo capiti.
    Per il resto, mi sembra che il Papa ci richiami spesso sulla necessità di non negoziare il non negoziabile, per il resto libertas!
    E quanto a Blair, non avevo dubbi, gli auguro solamente una rapida e sostanziosa conversione al cattolicesimo romano, come dicono da quelle parti, e di unirsi alla schiera di quelli che non hanno timore di passare per infanti.
    Baci a tutti, ma in particolare a te, caro Paolone, che ti piace sfrucugliarmi, e tu lo sai, vado a nozze!
    L'Uomo Vivo

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  2. Grazie dell'apprezzamento. In effetti il punto
    cruciale del mio ragionamento era che SI SEGUE SOLO LA
    SANTA CHIESA DI CRISTO e non le ideologie, nemmeno
    quelle conservatrici (che conservano, poi?)
    All'insegna del "volemose bene" chiudi poi augurando a
    satanasso Blair di convertirsi al cattolicesimo
    romano, augurio che se da una parte non si nega a
    nessuno, nel caso di Tonyno fa sorridere, perchè come
    forse sai nello United Kingdom la Legge prevede che il
    Primo Ministro NON possa essere cattolico...e tu pensi
    che, dopo le belle leggi che ha fatto, lui si dimetta
    per diventare papista? inoltre, ccome forse sai, sua
    moglie è cattolica, e i figli sono pure cattolici...di
    opportunità di entrare nella Chiesa di Cristo, di
    Newman, di Tolkien e di Chesterton, ne ha avute ben
    parecchie...ma anzichè fare il passo fa le leggi che
    ho descritto e stigmatizzato...Usque tandem, Tony
    Blair?

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  3. Complimenti a Paolo Gulisano per la libertà intellettuale che gli si riconosce in tutti i suoi libri e per l'autentica ortodossia cattolica. In effetti anch'io sono abbastanza costrenata, da cattolica, da quello che si legge su quotidiani di destra, come
    Il Giornale di Berlusconi e Libero, che ospitano di continuo gli interventi parzialissimi di due radicali incattiviti:
    Fiamma Nirenstein e Angelo Pezzana. La prima è una femminista che ha sostenuto l'aborto, la fecondazione artificiale omologa ed eterologa, sino a diventare membro del comitato di sostegno al referendum sulla legge 40 creato da Emma Bonino. La Nirenstein è inoltre sempre ospite di Radio Radicale, ai microfoni della quale, da buona radicale, sostiene le guerre in Iraq e Libano. Angelo Pezzana invece è nientemeno che il fondatore del Fuori, il primo
    movimento radicale a sostegno della ideologia gay, violentemente
    anticattolico. Anch'egli si occupa spesso di politica estera, con le
    stesse visioni dell'amica Fiamma Cosa ci fanno su due giornali che
    strizzano gli occhi ai cattolici? Con loro il radicale Massimo
    Teodori, stesso odio verso la Chiesa, e stesso amore per le guerre in Iraq e Libano, entrambe condannate dalla Chiesa.
    Accanto a questi personaggi c'è anche il cosiddetto "apologeta cattolico" Massimo Introvigne, studioso di sette e magia che fa in realtà di tutto per sminuire
    l'importanza delle sette, sostenendo che ci vuole libertà religiosa, anche per i satanisti; riduce al minimo il numero dei satanisti stessi; ridimensiona la forza della massoneria.... Ma perchè? E perchè contraddice
    continuamente i vescovi palestinesi, quando criticano certi eccessi di Israele? Forse perchè Bush, e non il Papa, è il suo punto di riferimento, il suo idolo, qualunque cosa faccia?

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  4. Voglio tranquillizzare Paolo Gulisano, Eowyn e tutto l'orbe terraqueo che la Società Chestertoniana appoggerà sempre e solo quel sanissimo partito sui generis che è la Santa Chiesa Cattolica (sempre nell'accezione Newmaniana), di cui fa grassamente parte.
    Ma tutta 'sta robba, spiegateme (Fiamma Nierenstein, Pezzana), perché 'a leggete?
    Io non la leggo proprio! So a mala pena di chi parlate! So che hanno effetti deleteri per il fegato!
    Teocon, teodem, atei devoti... sono tutti problemi altrui. Io chestertonianamente incontro gli uomini e mi permetto di dire loro ciò che dice la Chiesa, sino alla libertà di dire, come disse Gilbert al suo amico Shaw (che era ateo e manco devoto ma i due si frequentavano...), che in lui tutto era sbagliato tranne lui stesso!
    Comunque il problema destra/sinistra e tutta quella paccottiglia è roba che ereditiamo purtroppo da Hegel, e se ce la facessimo a buttarla nel cesso (cesso si può dire, lo diceva anche Guareschi, sul quale spero non vi siano dubbi...)... pensa che liberazione!
    Come disse Michael Collins, è ora di combatterli con le nostre regole e non con le loro!
    Baci dall'Uomo Vivo.

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