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domenica 31 maggio 2020
La ragionevolezza di G.K. Chesterton | Giovanni Caverni su L'Intellettuale Dissidente.
Scrittore, poeta, giornalista, saggista dalla penna ironica e pungente, patriota inglese, figlio di anglicani poi convertitosi al credo cattolico, “principe dei paradossi” e autore della fortunata serie di racconti su Padre Brown, Gilbert Keith Chesterton (29 maggio 1874 – 14 giugno 1936) è considerato da molti il teorico del cosiddetto Distributismo – un pensiero economico alternativo tanto al capitalismo quanto al socialismo.
Tra queste due organizzazioni sociali tipicamente considerate agli antipodi, il capitalismo da una parte ed il socialismo dall’altra, vi è infatti una tendenza comune da cui Chesterton vuole difendersi e contro la quale ci mette in guardia: la tendenza di entrambe al monopolio e alla concentrazione della ricchezza; sia essa in mano a pochi capitalisti, o in mano allo Stato, o in mano a pochi capitalisti che dirigono le leve dello Stato.
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https://www.lintellettualedissidente.it/controcultura/filosofia/il-principe-dei-paradossi-g-k-chesterton/?fbclid=IwAR1QUHL4jjf7sMhFp6k6jKKInUZwz3dhYyqq1V3D1YXoUeL3vYTrl0ab7rk
Buon compleanno Gilbert Chesterton e grazie dello stupore che rinnovi in noi! | Annalisa Teggi e GKC su Aleteia.
Nel 146esimo anniversario della sua nascita ricordiamo lo scrittore inglese con alcune sue fulminanti intuizioni sulla meraviglia di esserci: “La vita è la cosa di gran lunga più stupefacente di qualsiasi gioia o sofferenza che può capitarci durante la vita!”
G. K. Chesterton nacque il 29 maggio 1874 e si può dire che passò il resto della sua vita di scrittore a dimostrare in mille forme serie, frizzanti e paradossali quanto fosse importante celebrare il proprio compleanno. Non è una cosa da poco. Ci vuole una grande semplicità e onestà nell’accostarsi a quella meraviglia originaria per cui ciascuno di noi è stato sottratto al nulla: ci sei. Per alcuni uomini conquistare questo stupore radicale richiede l’impegno di una vita intera, scrollandosi di dosso il peso dello scetticismo cupo che ci circonda. Gli fu chiaro che l’unica cosa che permette all’uomo di essere davvero se stesso è riconoscersi figlio di Dio, un legame filiale che non toglie alla vita le fatiche e il dolore, ma la riempie di quell’energia grazie a cui tutto può essere affrontato con fiducia e coraggio: la gratitudine.
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Chesterton in altre parole - Ivor Brown.
La grandezza principale di Chesterton risiedeva nella sua capacità di affascinare e di mantenere nel più amichevole gioco mentale coloro che più si opponevano alle sue convinzioni. Per H. G. Wells, il più pungente degli antipapisti, rimase, nelle lettere, "Caro vecchio G.K.C." (sebbene Chesterton fosse il più giovane). Da ragazzo osservavo incantato la padronanza della tecnica giornalistica di Chesterton (egli era tanto più bravo quanto più era breve, e i suoi articoli in rubrica erano sempre più brillanti dei suoi libri). Poiché detestavo i suoi principi fondamentali, il suo antisocialismo, l'antifemminismo e il disprezzo della ragione, e mi infuriavo per il suo torrente di giochi di parole e cavilli da parte di coloro che consideravo angeli fuori forma, nondimeno adoravo l'uomo e desideravo mimarne il metodo. In quei giorni generosi con un penny si avevano i Quattro Grandi, Shaw, Wells, GKC e Belloc, tutti gloriosamente asserragliati settimana dopo settimana sul The New Age. Wells e Shaw diedero ai giovani socialisti la dottrina, ma Belloc e Chesterton diedero loro stile, compagnia e canzone da cantare. Che nemico agile e amichevole era il "Chester-Belloc"!
Ivor Brown, A Multiple Man
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Ivor John Carnegie Brown (25 April 1891 – 22 April 1974) era un giornalista, direttore e letterato inglese.
The New Age era un settimanale britannico (1894-1938), ispirato al socialismo fabiano, e che esercitò una grande influenza sulla letteratura e sulle arti durante il suo periodo di massimo splendore, dal 1907 al 1922, quando fu diretto da Alfred Richard Orage. Pubblicò opere di molti dei principali commentatori politici dell'epoca, come George Bernard Shaw, H. G. Wells, Hilaire Belloc, G. K. Chesterton e Arnold Bennett.
Ivor Brown